Pubblicato il Calendario Corse Cabernet Runners !!!!

In diretta live sul nostro sito
www.cabernetrunners.it

potete trovare la versione 01 del
CABER-CALENDARIO ENO-GASTRO-PODISTICO 2012

(e tenetelo d'occhio, ci saranno continui aggiornamenti durante la stagione)
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2 febbraio 2010

29/11/2009 - Fuochi d’artificio nella Florence Cabernet Marathon




Meglio delle Formula Uno!!!!

Nella Maratona che ha visto la più alta partecipazione stagionale dei Cabernet Runners, sorpassi ed emozioni a non finire come da anni non si vedono nemmeno nei sui migliori circuiti mondiali.

Cielo grigio, temperatura fredda, nuvole in rapido movimento sopra il cielo di Firenze, la giornata non sembrava di certo la migliore per scaldare gli animi del pubblico assiepato lungo il percorso assetato di quelle emozioni che solo le maschere di sforzo e sofferenza del podismo-masochismo sanno dare. Sì. È vero, c’erano un po’ di kenioti che giravano e qualcuno si sarebbe anche andato a prendere il premio del primo classificato, ma i gladiatori della resistenza ad oltranza stanno nella pancia del gruppo. Ed è lì che i cinque CaberEroi (BeepBeepBeordus, DeeDeeBaldwin, FranciskoAnatoljiBorelji, Doctorlukash e 100Jaq) hanno deciso di recitare il loro show, in quel ventre mai molle della fiumana umana dei 10.000 che per quarantadue chilometri non hanno fatto altro che pestare e sgomitare (n.d.a.: certo che per una maratona di 10.000 persone si potrebbero scegliere anche delle strade un po’ più larghe invece di mandare la gente a schiantarsi contro cassonetti di traverso e scooter abbandonati in mezzo ad un percorso di gara che viene fatto transitare per dei vicoli del centro storico. fine della polemica).

Nella foto: il perfido Anatolj Borelji
applica sostanze venefiche per
stordire gli avversari in scia
Allo start tutti partono di gran sprint (al 5° chilometro si transita ancora con un solo minuto di distacco tra il primo e l’ultimo Cabernet), ma già nello sguardo del Borelji si intravede la sadica strategia del “parto piano che poi arrivo da dietro”.... Il freddo sofferto nell’attesa in gabbia si faceva infatti subito sentire sul ventre brontolante ma mai molle dei CaberEroi, che conducevano una corsa a rotta di collo sui primi 5 km della discesa da piazzale Michelangelo, al fine di arrivare al primo agoganto traguardo della giornata..... il ristoro??? Noooo, il SEBACH!!!

Ma da lì in poi la corsa comincia a delinearsi: il 100jaq si invola, determinato a difendere il titolo di best cabernet 2009 che già sentiva suo, supera palloncini su palloncini, divertendosi tra l’altro a bucarli con un ago nascosto nelle mutande modificate, appositamente progettate per l’occasione; BeepBeep e Baldwin non si avvedono che la discesa è finita e continuano come se la corsa fosse un down hill senza fine, arrivando infatti perfettamente appaiati al check del 10°km; Il Borelji nicchia ancora tranquillo, mentre tutto fuorché tranquillo è il Doctor, che tra spasmodici saliscendi dai marciapiedi per cercare di superare quelli che dopo 8 km già scoppiavano e zombeggiavano sul percorso (largo il percorso, comodo per passarci in 10.000) riesce a schiantarsi contro il bauletto di uno scooter parcheggiato di traverso.


La corsa sembra procedere secondo i più routinari binari, quando scatta il primo colpo di scena: il super-mega cardio computer satellire atomico da polso dello StoppaRo, quello che fa toast, pizzette, canederli al gulash e poi ti controlla l’alito e ti fa fare il ruttino, si inchioda brutalmente facendo scendere nel buio più totale il nostro enotecnopodista, il quale, per la prima volta da anni per capire a che punto della corsa si trova deve ridursi, come i plebei, a guardare i cartelli segnachilometri lungo il percorso e il tutto senza nemmeno uno straccio di riferimento temporale, a parte contare i tocchi delle campane. Al danno si aggiunge poi lo sfottò quando, al passaggio alla mezza maratona, un totalmente spaesato Doc chiede al vicino “Scusa che ore sono” e questo “Eh, non lo so, questo è un cronometro, mica una meridiana, se vuoi posso dirti che io sono partito da un’ora cinquantanove e ventidue, ma scusa, tu che hai quella sbrega di Gar****in al polso, non ti segna anche il tempo?”

E mentre il 100Jaq ed il DeeDeeBaldwin continuano nella loro corsa inarrestabile ed il doctorlukash cerca di recuperare un minimo di dignità residua dai tombini lungo l’Arno, il secondo coup de teatre abbaglia il palcoscenico del lungarno.
Bisogna però qui fare un passo indietro, alla sera precedente: il perfido Anatolji Borelji, era stato testimone a settembre della finta inscenata dal BeepBeep nel corso della Maratona di Berlino, quando a causa degli strascichi di un sordido intrigo di scommesse truccate e di speculazioni sulla cessione dei cartellini tra alcuni gruppi podistici padovani (il tutto passato alle cronache come Beordopoli) e ben sapeva quindi che i tempi segnati dal podro de legnaro sotto la Porta di Brandeburgo non rispecchiavano affatto il suo vero potenziale; a ciò andava poi ad aggiungersi che il podista dei due mondi aveva condotto questi due mesi di preparazione il claustrale solitudine, per non fare trapelare il suo reale stato di forma. Cosa mai poteva essere a questo punto più indicato per azzoppare il puledro della bassa, se non un bel Normende 28’’ a tubo catodico cassa in legno modello primi anni ottanta (di quelli che si compravano per vedere i mondiali dell’82 a colori) scagliato direttamente sul ginocchio? Ma questo piano necessitava di un collaboratore. 100Jaq aveva persino portato il BeepBeep a dormire in un convento, pur di estorcergli una confessione sul suo vero stato di forma, ma a nulla era servito; ecco allora il complice ideale ed il piano perfetto: il televisore è stato appositamente collocato tra due cassonetti; approfittando delle tenebre, 100Jaq ha condotto il BeepBeep proprio sulla strada del tranello, lui lo ha saltato all’ultimo minuto facendo finta di attraversare la strada di corsa e ha lasciato che il podro frantumasse le sue povere cartilagine rotulee andando a cocciare fragorosamente contro quel trabocchetto sotto forma di tvcolor abbandonato.

Perché via abbiamo raccontato tutto ciò? Perchè all’inizio della seconda metà di corsa il trauma comincia a farsi vivo e doloroso sul passo del BeepBeep, e dal 25° km comincia una girandola di posizioni. Doctorlukash vede in distanza una maglia arancio-cabernet e subito si rinvigorisce, acciuffa il Beo e se lo lascia un po’ a fatica indietro. Il Beep Beep viene poi agganciato dal Borelji e questa volta riesce a restargli a tiro, finche i due riprendono lo Stopparus. Qui il Borellik tenta lo strappo per cavarsi di torno ‘sti due cadaveri, ma il Doctor tiene l’allungo, mentre il Beordus, sfiancato dalla rincorsa perde terreno e cerca inutilmente di arrestare la corsa dei due davanti lanciandogli contro il telecomando normende raccolto vicino al cassonetto, che aveva conservato come talismano portafortuna. Ma poco prima del 30° doctorlukash comincia a sentire gli effetti dell’antrace passatagli con l’inganno del perfido Borelik (“sei stanco? Ah, allora prendi questa stagnola e lecca la polverina bianca, è glucosio purissimo, lo usa anche 100Jaq, vedrai come ti riprendi subito).


E mentre 100 Jaq continua a viaggiare come un treno e si cimenta in un retrorunning sbeffeggiatorio nei confronti dei pacemakers delle quattro ore “dai provate a prendermi, sto anche correndo all’indietro, cos’è vado più forte di voi, ah, l’avevo sempre detto io, quattro sono troppe e non mi riferisco al fatto che ho quattro donne in casa, quella è solo una coincidenza, intendo le ore, lallalalla lallalalla lallalalla” le posizioni sembrerebbero cristallizzarsi, ma la suerte gioca l’ultima carta per gettare scompiglio. Quasi come se la fosse chiamata contro, il DeeDeeBaldwin che si stava godendo la pace degli ultimi chilometri di passerella in riva all’Arno riceve una telefonata dalla moglie, notoriamente conosciuta a tutti come la sua prima supporter e scatenata fan delle sue imprese podistiche: e la lunga negoziazione per convincere la gentile sposa che non era possibile essere in centro a padova per le tre e mezza del pomeriggio, puntuali all’apertura dei negozi per la prima domenica di shopping natalizio strema le forze del nostro podistaristoratore, al punto che arriva ad impiegare più di 25 minuti per gli ultimi 3 chilometri, tagliando il traguardo senza voce, con un’artrosi alla spalla destra con cui reggeva il cellulare correndo e con lo sguardo perso a pensare alle minacce ricevute nel caso non fosse stato a casa già lavato cambiato sbarbato profumato mangiato e riposato entro le 5 del pomeriggio. Il perfido Borelji, che come capacità di captare i momenti di defaillance altrui è un mago, fiuta a due chilometri di distanza la possibilità di giocarsi la caber-piazza d’onore e si lancia in un folle inseguimento, che però non riesce a concretizzarsi; però però, terza maratona in poco più di due mesi e per la terza volta limato il personal best di 10 minuti.... chapeau!!!
E il Doc? E il Beep Beep? Doctorlukash senza il tecnogadget è perso come un ago in un ponaro, continua a telefonare alla sua dolce TumbleWeed chiedendo “che ore sono? Dove sono? quanto manca? andiamo a casa?” fino a quando scorge all’orizzonte una tribuna e su quella tribuna la sua amata che sfoggia una luccicante maglia arancio-cabernet e allora rinsavisce e realizza che il traguardo è raggiunto. BeepBeep ormai ha un ginocchio così normendizzato che se guarda in basso vede già “Aspettando quelli che il calcio” ed effettivamente in quella prospettiva verticale le tette della Ventura fanno il loro bell’effetto: e il traguardo lo si taglia comunque con un sorriso beato!!!





Nella foto: ristoro del 35° km del Doctorlukash