Pubblicato il Calendario Corse Cabernet Runners !!!!

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potete trovare la versione 01 del
CABER-CALENDARIO ENO-GASTRO-PODISTICO 2012

(e tenetelo d'occhio, ci saranno continui aggiornamenti durante la stagione)
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23 novembre 2010

Il punto tecnico sulla Maratona di NewYork


di Mario Cotelli


La maratona di NY offre tradizionalmente spunti per considerazioni tecniche e di costume in modo indistinguibile: essa dètta le tendenze per il futuro in tema di allenamenti sì, ma anche oltre.

Ed è proprio in questa cornice che si inserisce la prestazione d'esordio di Lucy P. La maratona coinvolge sempre più appassionati nel mondo e va integrata con gli impegni di tutti giorni; Lucy P ne è consapevole e precorre i tempi mostrandone un'applicazione che farà storia: la shopping-maratona!

Corro e intanto faccio shopping: dove introdurre questa nuova forma di podismo se non a NY?

La podista-shopping si riconosce subito nel classico grafico dei tempi parziali al km (Figura 1): parte subito lentamente e le cose col passare dei chilometri peggiorano in quanto si è oberati da sempre più borse della spesa, nel finale però si trova un equilibrio che conduce a migliorare i tempi, anche perché si viene sempre più sgravati dalla perfida zavorra del portafoglio.

Questo tipo di attività è, ovviamente, tipicamente femminile e anche per Tergat e MPM, che ufficialmente si sono presentate alla corsa come maratonete nel senso più classico del termine, l'effetto shopping si è fatto sentire durante il percorso.

I grafici parlano chiaro: tra il 25° ed il 30° km solo le donne hanno migliorato (e notevolmente) i propri parziali, mentre gli uomini hanno proseguito con passo costante (Beep Beep è un caso a parte perché in quella fase della corsa era già nel pieno del suo quotidiano dramma sportivo, un maelstrom da cui difficilmente riesce a sfuggire). Il motivo è presto detto: siamo al Queensboro Bridge e le donne dall'alto, osservando la lunghissima 1st avenue dinnanzi a loro e tutti i relativi negozi, ricevono scariche di adre

nalina impressionanti, con visioni di acquisti con carta di credito senza plafond! Lo scatto è stupefacente, per fare un esempio MPM passa da un parziale di 10'41" al km a 7'43"!

Restando in ambito femminile, è ancora da approfondire la condotta bizzarra di Lady Tergat tra il 20° km e la mezza maratona: un chilometro folle condotto solamente in 8'26". C'è chi parla di bisogni fisiologici, chi dell'incontro con un nuovo possibile sponsor dei Cabernet Runners, altri infine affermano che stesse già distribuendo il suo curriculum aggiornato con la laurea appena conquistata (e meritata) nelle banche di Manhattan Avenue.

Un discorso a parte e ampio (come sempre del resto) merita la condotta di Beep Beep. Come si evince dal grafico dei tempi parziali (Figura 2), el potro de Leñaro è l'unico a peggiorare la propria posizione rispetto agli altri cabernet, incrociando la curva di Borelj e tendenzialmente andando a incrociare pure quella di Lady Tergat in un ipotetico 50° km.

Anche il grafico dei tempi medi complessivi al km (Figura 3) mostra un comportamento differente di B.B rispetto agli altri atleti: mentre il Borelj è di una costanza spaventosa così come Tergat, LucyP e MPM hanno delle difficoltà all'avvio e poi trovano il passo giusto per completare la maratona, El potro invece ha sempre questo andamento illusionistico fatto di tempi buoni e costanti per i primi 10, 15, concediamogli anche 20 km per poi deluderci con il crollo più o meno brusco della seconda parte della maratona.


Problemi di alimentazione? Non sembrerebbe. Mancanza di stimoli per prove di durata superiore alle 2 ore? Forse. Sta di fatto che l'atteggiamento in corsa del nostro eroe dei due mondi sembra più quello di un ragazzino inesperto che da tutto prima e resta a corto di energie, piuttosto che quello di un attempato 43enne conscio dei propri limiti e capace di portare in porto una corsa in funzione degli stessi.

Non basta.

Osserviamo la Figura 4 con il rilievo del percorso effettuato da B.B nella 1st Avenue, che gli americani avrebbero inteso essere dritta per un 4-5 km almeno. Notate come la tipica andatura caracollante beordiana condizioni pesantemente i tempi dell'uomo di Pettorazza: in base al suo gps egli ha percorso quasi 43 km invece dei classici 42.195 m: una differenza raccapricciante.

Ma alla luce di tutto ciò emerge un'ulteriore considerazione: il real time di Beep Beep a NY è stato di 4h35'34". Sottraiamo il tempo perso nel fare quel km in più, che in media per la prova di NY di B.B. è di circa 6'30"; sottraiamo inoltre i 30" persi per l'inchino al traguardo, i 2 minuti persi per la perdita di orientamento dopo il Queensboro Bridge (pure evidente in Figura 4), i 7 minuti del pisolino nella 1st avenue causa effetto fuso orario e i 2 minuti persi per chiedere l'autografo di Arnold ad Harlem e cosa otteniamo?

Di nuovo 4h18'00"! Come sempre!!!

Ed è per questo che StoppaRO sta chiedendo a gran voce, a nome dei Cabernet Runners, di inserire Beep Beep in una teca all'interno del museo internazionale di pesi e misure di Sèvres - Parigi, come unità di misura del tempo (più preciso dell'orologio atomico), della fatica e dei dolorini! Immaginiamo l'orgoglio del gruppo podistico padovano qualora la richiesta venisse accettata: un loro atleta finirebbe sulle pagine di tutti i libri di fisica e scienze e gli alunni di tutto il mondo potrebbero conoscere che razza di atleta fosse Beep Beep.

Più in generale viene spontanea un'altra considerazione: MPM si migliora di circa un minuto rispetto alla sua precedente maratona; Borelj come sempre fa il suo seasonal best in autunno, ma negli anni non modifica granché il proprio personale, del Potro si è già detto.

Ma allora: allenarsi per non migliorarsi? Allenarsi per confermarsi a dispetto degli anni che passano? Perché allenarsi dopo tutto? E Viagem Malone che non si allena da una vita è vittima del suo gene calabrese della pigrizia o ha già capito che il modo migliore per stampare il tempone nel 2024 è proprio quello dell'assenza degli allenamenti?

Forse i Cabernet dovrebbero abbandonare lo stoicismo imperante e ritornare ad un edonismo iniziale, fatto di pochi km di allenamento e grandi bevute: riscoprire "lo spirito di antiatleta" che è in ognuno e magari si scenderà tutti sotto le 4 ore.

E tutto il resto è noia



New York primi flash. LucyP c'è: una nuova CaberLady cinge il capo con l'alloro di Finisher !!!


Onore e Gloria ai Cabernet Runners.

In attesa di stabilire un contatto con i nostri eroi per raccogliere un commento dalla loro viva voce, sempre che abbiano ancora fiato per parlare e che non si siano ostruiti l'esofago con uno sfogo bulimico post-corsa a base di fried chicken wings, potatoes e x-king size burger (nel dopogara dorigo batte speciani 10-0) e aspettando che un'america ormai in declino ce la faccia almeno a sbloccare il sito con i risultati ufficiali della corsa, che tutt'ora è fuori uso, diamo di seguito i primi responsi telegrafici (attenzione, basati ancora su tempi non ufficiali) della folle corsa dei missionari del caberpodismo, inviati a convertire in sangria la grande mela.

Iniziamo dall’olimpo, a cui ascende LucyP, che c’entra l’obiettivo dichiarato di chiudere nel tempo limite ufficiale e porta a casa il blasone di Finisher!!! È il grande ritorno della dark lady del caberrunning, con una perfetta prestazione basata sul controllo e sulla regolarità, a dispetto della tempesta di infortuni che si è abbattuta sul suo percorso di preparazione.

Ma proseguiamo la passerella rosa con MPM, che recupera perfettamente dopo l’esordio sulla distanza regina di solo 5 settimane fa’ e, se il crono verrà confermato, lima (alla bubka) di un minuto il suo personale… OOOHHH YYEEAAAHHHH

E difende il trono di regina della maratona in rosa LaGazzella, che pur confermando come negli anni passati di esprimersi meglio nelle maratone primaverili rispetto alle autunnali, rintuzza gli assalti del resto della compagine femminile e getta una fiche molto pesante anche sul titolo 2010.

Ultime ruote del carro per importanza, al cospetto di questo defilée di stile ed eleganza delle nostre Ladies, i due maschietti.

Dalla performance (podistica, stiamo parlando) del BeepBeepBeordus, piovono conferme: che i concorrenti siano 10 100 1.000 o 100.000 i suoi ritmi sono sempre incalzanti e spavaldi con passaggi al giro di boa della mezza che fanno sognare i suoi fans. Ma poi non c’è supporter che tenga, anche in questa gelida domenica novembrina, con il vento dell’atlantico che soffiava tra le avenues, il tonfo della deflagrazione contro il muro del 30° si è fatto sentire. Ma ci si può ancora lavorare, e comunque dopo il personal best stampato in primavera, una stagione di ripresa è da mettere in cantiere, per ritornare ad abbassare i limiti nella prossima primavera.

Al contrario sulla stagione autunnale punta come sempre FranciskoAnatoljiBorelji, che ancora una volta sfrutta l’arrivo dei primi freddi per stampare il proprio seasonal best, con l’ormai consueto colpo di coda di fine stagione. Non sappiamo quali sortilegi abbia esperito questa volta. Di certo, visto che nella sfida virtuale con il BeepBeep il perfido Borelji, alla volta del 20°km si trovava con un distacco abissale, le sue tecniche di malefizio a distanza devono essere state alquanto affinate. Cmq va a lui il titolo Best Cabernet Runners Transoceanico di tutti i tempi!!!

Restiamo in attesa delle testimonianze dirette dei protagonisti. Ci sarà da impazzire a sapere cosa salterà fuori…

Alla fin fine siamo Cabernet Runners.

E tutto il resto è noia!

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Nunc est bibendum

Forever Cabernet Runners



Leoni di Laguna - Il nostro ruggito alla Venice Marathon

Onore e Gloria ai Cabernet Runners

E in primis onore e gloria ai CaberLeoni di San Marco, che gettata in laguna la zavorra dello spadone e del librone, con le ali ai piedi e folta criniera al vento (beh, la folta criniera solo due su tre), si sono aperti la strada tra le acque che lambivano i masegni de venexia e da trionfatori delle 42195 fatiche si sono sbranati i 7000 concorrenti della VeniceMarathon in tre soli bocconi nell'area di arrivo.

E' stato il battesimo del fuoco, anzi dell'acqua per ben due Cabs sulla distanza regina. Il Pat ed il Cabìs (accento sulla "i", prego) poco sapevano del bagno di gloria che di lì a poco li avrebbe attesi, ma di una cosa erano certi: là davanti c'era il 100Jaq, stella polare e faro nella notte che li avrebbe guidati, da vecchio saggio, sulla retta via.

Poi, cammina che cammina, i due giovani virgulti si rendono conto che, a differenza delle gare di orienteering, nelle quali si erano cimentati come preparazione alla 42 veneziana (sarà stato il perfido Borelji a suggerirgli che il miglior lungo per la prima maratona era andare a fare la transdolomitica in solitaria, meglio ancora dopo che la stagione dei rifugi si è chiusa, perché così si che ti tempri, poi vedi, altro che muro del 30° km, quando sei abituato alle pareti di terzo grado la salitina del cavalcavia del SanGiuliano sarà nulla a confronto... e quel Ponte della Libertà, tanto lungo, tanto faticoso, pfui, bazzeccole quando i ponti tibetani per superare le frane dei sentieri te li devi costruire tu con i lacci di riserva degli scarponi, lì sì che è dura andare avanti e che il passo si fa incerto, no con i ristori ogni 5 km, mangi quello che ti porti in spalla e.... vuoi anche lo spugnaggio??? beh, la c'è un nevaio, buttati, sono solo 60 metri di volo libero) qua il percorso di gara è segnato, anzi ci sono anche degli uomini simpatici che ti dicono da che parte andare quando arrivi ad un bivio, e anche tanti cartelli con parole in codice scritte in qualche idioma veneziano antico ("veni ce mara thon" più o meno traducibile come "Vieni Toni, che c'è Mara") e una serie di numeri progressivi (1, 2, 3... forse l'amico di mara voleva far pesare a toni il fatto di averglielo ripetuto 42 volte) e poi gruppi di giovini indigeni con strumenti musicali a volume così alto da scacciare gli avvoltoi che attendono il nostro crollo... unico problema, bisogna stare attenti a non correre troppo, che è pieno di gente con le pettorine catarinfrangenti con grossi obiettivi fotografici che se ne stanno accovacciati e puntano tutti i corridori, saranno i soliti con gli autovelox, alcuni pure in scooter, maedeti, i punti dea patente me serve pa 'ndare a lavorare, mejo ca 'ndemo pian.

Ma mentre i freschi boccioli del CaberRunnerismo prendevano confidenza con questa nuova esperienza e cominciavano a sbadilare a più non posso carbone nella caldaia a vapore delle loro gambe ferrate, il logorio delle mille battaglie combattute, spietato più un giustiziere delle notte reclutato dall'agenzia delle entrate, presentava arcigno ed inflessibile al provato 100Jaq il conto, non so se più salato o amaro, delle mille battaglie da lui già condotte in questo 2010.

- che c'è?

- mi fa male un piede

- ah mitico, hai un dolorino

- che?!?!

- sì, viagem in una seduta di rifinitura mi ha detto che i veri Cabs quando corrono vengono colti dai dolorini

- macché dolorino, è che quando tu ancora pensavi che le scarpe servivano per giocare a calcio io ho fatto il Passatore

- sììììì, che bello, un aneddoto

- un aneCHE?

- una storiella, viagem ci ha detto anche che i veri cabs mentre corrono raccontano storie al limite dell'incredibile sull'origine dei loro dolorini

- no guarda, io ho avuto una fascite plantare combinata ad una sospetta microfrattura da sovraccarico perché per più di trenta chilometri ho corso in discesa con un appoggio falsato dovuto a...

- ma dai, ma allora è vero quello che ci diceva viagem, che imparate un sacco di parole scientifiche per animare i vostri racconti!!! Vabbè dai ascolta noi adesso andiamo avanti e poi tu ci riprendi perché viagem ci ha detto che alle corse dei cabs c'è sempre quello che poi ti arriva da dietro!!!

Epilogo.

Cabìs (accento sulla "i", prego) sfreccia per il porto, attraversa la capitaneria, vola sui 13 ponti tra Zattere e Schiavoni e taglia il traguardo staccando uno sfolgorante 3.49.49 (nuovo Best Cabernet Time) tra le urla festanti di ValeDalleScarpeViola che lo attende sognante al traguardo.

Pat sfreccia per il porto, attraversa la capitaneria, vola sui primi 5 ponti tra Zattere e Schiavoni, poi si ferma ad accapigliarsi con un cameriere di un ristorante vicino all'Accademia che storpiava la canzone del Liga canticchiando "Urtando contro un treno", te lo faccio vedere io com'è urtare contro un treno, cartone in faccia, e lancio del cameriere in laguna, non prima però di avergli fregato il piatto di frittura che aveva in mano, dopo tutta sta strada uno potrà avere fame, arriva un attimo appesantito ma ancora leccandosi l'unto dalle dita sotto lo striscione.

100Jaq, raccoglie tutte le sue forze ed in sfregio al dolore fisico (e niente Thelma e Louise, solo parmigiano reggiano doc) arriva al traguardo raccogliendo il suo 6° traguardo stagionale nella categoria "da 42 in su"... CHAPEAU

Cabìs, Pat, 100Jaq, onore e gloria ai CaberLeoni di San Marco

Ma non crediate che il mondo maratona 2010 finisca qui: altri sei cabs sono già in rampa di lancio per le sfide novembrine tra NewYork (LaGazzella, BeepBeep, MPM, LucyP e il perfido Borelji) e Firenze dove, proprio in extremis all'ultima domenica disponibile, farà in suo battesimo del fuoco (o del freddo, visto la tradizione fiorentina)Gaudy.

Chi saranno i Best Cabernet 2010 che verranno premiati alla CENA SOCIALE DEL 3 DICEMBRE ? La situazione è ancora molto molto incerta, i giochi sono aperti ed enormi sorprese potrebbe ancora accadere.

Siamo Cabernet Runners. E tutto il resto è noia.


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lupatoto

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01.10.2010 - Ma che settimana hanno fatto i CABS !!!!!

Onore e Gloria ai Cabernet Runners

Ma cosa si può dire della settimana appena passata?

Mi verrebbe da urlare fuoco e fiamme, ma non vorrei poi trovarmi i pompieri sottocasa... certo è che il MondoCabernet ha dimostrato ancora una volta di saper essere dovunque e comunque.

Cominciamo dalla notizia bomba della settimana: viene assegnato per la prima volta nella storia (breve, per il momento) del sodalizio il titolo di CABERNET RUNNERS ACADEMICUS e a braccia alzate e corona d'alloro sulla testa è passata sotto il gonfiabile di questo memorabile traguardo la nostra CateKatyveriaTognazzo. Questo sì che è un traguardo da scolpire nella pietra come vero e proprio Personal Best. Adesso che ti sei dottoressizzata vogliamo vederti ancora con noi ad infangarti nei pantani di mezza provincia e speriamo che tutto questo bagaglio culturale non appesantisca la tua felina falcata. Ancora COMPLIMENTISSIMI da parte di tutti noi!!!

E alloro per alloro, poteva mai il famelico ErPresident non reggere la ribalta? Noooooooooooooo.

E allora, spulcia che ti spulcia l’annuario delle manifestazioni improbabili, scartati i campionati regionali della 6 ore di scarpetta nel tocio del capriolo alla cadorina (come tutti sanno erpresident è a dieta nei mesi dispari dell’anno) e i campionati italiani 10 km con carriola di fieno, causa nota sciatalgia che ogni tanto lo coglie, trova un fantastico campionato italiano 100 km in pista, 237 giri di pista di atletica, roba da psichiatrico, quindi adatta al soggetto, partenza ore 10.30, non bisogna nemmeno svegliarsi tanto presto, è di sabato, quindi poi la domenica mi riposo, numero chiuso 55 partecipanti, di cui un po’ saranno donne, gli uomini saranno divisi in categorie, nelle categorie giovanili di solito non sono molti, qualcuno gli verrà il cagotto, qualcuno si stuferà, qualcuno lo abbatto con un palo della recinzione o con una bottigliata al ristoro, e vuoi che non mi porto a casa una medaglietta? E infatti, dopo un tempo “di spessore” di 13h26m, il nostro uomo, l’alfiere del Cabernetrunnerismo, taglia il traguardo e con andatura sciancata degna del miglior interprete del gobbo di notre-dame si avvicina la tavolo della giuria e sbiascica, con la bocca impastata di maltodestrine (orrore!), “ehm..., scusate…, io forse sono il primo degli M35 che è arrivato, c’è scritto sul regolamento che mi date la medaglia, è vero... per caso…?”. Scene peggio della peggiore parodia moscia del cane di Dick Bastardly…

E ai giornalisti che lo intervistavano sulla rocambolesca vittoria ottenuta con un tempo così “dilatato” (sempre bello il gergo giornalistico) il cabereroe rispolverava tutto il suo filosofeggiare proferendo: “anche la pazienza è una virtù”.

Comunque va da sé, dopo nemmeno un anno di vita i Cabernet Runners mettono in bacheca il loro primo titolo ufficiale di Campione Nazionale Cat. M35 … cioè, siamo mica una squadretta pizza e fichi, direi!!!

Ma poche ore dopo, nemmeno il tempo di festeggiare con il caffelatte i guerrieri arancioneri già affilavano gli artigli pronti al via della Mezza di Albarella.

Ma prima: giusto il tempo di lustrarsi gli occhi nel vedere SunnyEly letteralmente volare sui 1.400mt della Albarella Junior (ah, le giovani leve, le speranze attuali e certezze future del nostro gruppo… fortuna che ha preso tanto dalla mamma!!!).

Asciugate le lacrime e dissolta la commozione, ecco LaGazzella, MPM, 100Jaq, PerfidoBorelji, BeepBeep, con l’aggiunta del neo-neo-neo-caber Gaudy (del quale molti si chiedono ancora che abbia meno anni o meno kili) che non trattengono più la frenesia, accoltellano alla gola il giudice di gara e poi lo finiscono con la pistola dello starter: sparo, e via partiti!!!

La corsa nell’isola è come sempre incantevole, tra valli da pesca, stradoni arginali, pinete marittime e passeggiate a mare, ma quando si è in vista del traguardo due fulmini a ciel sereno squarciano questo clima da voemosebén. All’urlo di “ma chi sono io, l’ultimo arrivato?” il neo-neo-neo caber Gaudy si presenta solitario sul rettilineo finale polverizzando il BestCabernetTime 2010 sulla mezza maratona, finora detenuto dal povero DeeDeeBaldwin, che difficilmente dal fondo della piscina del centro di fisioterapia scrovegni potrà quest’anno cercare di riprenderselo.

E dietro di lui, il ruggito della Gazzella (che ruggisce in quanto come tutti sanno LaGazzella si è mangiata il leone per poter finalmente dormire in pace) che strappa, con ampie falcate l’omologo BestCabernetTime 2010 femminile ad una Katyveria impossibilitata a difendersi, causa prolungarsi della sei giorni di festeggiamenti in stile matrimonio sardo indetta a seguito del lieto evento accademico.

Maaaa, non penserete mica che non sia rimasto nessuno a presidiare il fortino, vero? Eh no, anche su Padova abbiamo sparato le nostre cartucce!!!

Tra fango campi ed argini della Marcia delle Piroga il senatore Viagem ha catechizzato i giovani virgulti (?!?!?) prossimi ormai al loro debutto in maratona con strategie, tattiche, condotte di gara, gestione alimentare e tenuta psicologica, tutte perle di saggezza raccolte in anni e anni di interviste del dopocorsa all’alfiere del caberpodismo BeepBeepBeordus e al suo preparatore atletico-spirituale PolBot… quindi robe di vita vissuta, mica teoria da manuali, è come le piaghe d’egitto lette sulla bibbia o raccontate direttamente da si è trovato le cavallette nella borraccia dell’Enervit, non so se è chiara la differenza!!!

IlVeniceCarlo ed IlVeniceFrancesco, capito che qua si rischiava la gufata da contagio hanno visto bene di allungare il passo, lasciando il povero Viagem in preda a narrazioni di epici dolorini e cigolii, che hanno poi cominciato a prendere forma e vita propria… soprattutto vita propria: e a questo punto, se dopo la stagione del raccolto 2011 comprate farina, ecco, forse è meglio che non sia proprio a chilometro zero, anzi fatevi certificare che la materia prima viene da un’altra provincia, perché vabbè che la raffinano, però …

Signori che dire, un’altra dura settimana da CabernetRunners è andata, ma nuovi protagonisti a altre mille avventure ci attendono con l’arrivo del mese di ottobre.

E tutto il resto è noia.

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Forever Cabernet Runners

Luca - Doctorlukash

Er President

24.09.2010 - L'Onda ArancioNera non si ferma mai !!!!!

Onore e Gloria ai Cabernet Runners

Ormai siamo ovunque, peggio di virus!!!

Se domenica scorsa le maglie arancionere sono sfilate in contemporanea in tre diverse provincie del veneto (Legnaro PD, Dolo VE, Foresta del Cansiglio TV), questo week end saranno altre due manifestazioni saranno baciate dalla fortuna ad averci come ospiti: la 100km di SanGiovanniLupatoto (VR) e la Mezza Maratona del Delta (Albarella, Rovigo); e non sono da escludere nemmeno fugaci capatine alla Marcia della Piroga di Selvazzano Inside.

E questo è nulla, già ci attendono in futuro le mirabolanti maratone di New York, Chisinau, Venezia, Gioia Tauro e Mazzorno Scolo Valdentro Destro (con annesso ristoro alla Tana del Lupo, Clinica Enogastronica, Terapie per via orale).

Ma torniamo a noi: siccome, dicevamo, l'onda caberrunners non si ferma mai, anche questa settimana diamo il benvenuto ad un nuovo CaberBoy fresco fresco socio, Matteo, già noto come Il Furore delle Marca (non nel senso di brand, nel senso di razzapiave).

BRAVO MATTEOOOOOOOO

BENVENUTOOOOOOOOO

BEL CORAGGIOOOOOOO

Che altro dire, signori:

E' AUTUNNO,

E' TEMPO DI VENDEMMIA,

I CABERNET RUNNERS SENTITAMENTE APPREZZANO QUESTA FANTASTICA STAGIONE...

E tutto il resto è noia!!!

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Forever Cabernet Runners

28.08.2010 Non è ancora arrivato settembre, ma.....

Onore e Gloria ai Cabernet Runners

E anche nel suo ultimo giorno di ferie il presidente pensa a voi (neanche in ferie vi lascia in pace!!!!). Ma sono due segnalazioni brucianti, per un finale d'agosto a tutto sprint sulle brevi distanze.

Ma prima ricordiamo che il 5 settembre ci attende il grande ritorno dei Cabs con la partecipazione ufficiale di gruppo alla Marcia della Madonna del Rosario, partenza da Montegrotto, una delle collinari più belle che ci siano.

Ma torniamo ad agosto: per tutti i maschietti che vogliano defenestrare il PolBot dal trono dei 10kM e le signorine che vogliano aggiudicarsi lo scettro ancora vacante dei 10kF l'ultimo w.e. di agosto si prefigura come un w.e. di fuoco.

Sabato 28/08, ore 18,30

Per chi voglia lanciarsi in una delle più blasonate 10k agostane del veneto, segnaliamo Il Giro delle Mura di Feltre, gara storica, molto partecipata e bella bella, su circuito da 5km intorno alla antica cinta muraria della città da ripetersi due volte. Attenzione: è una competitiva FIDAL, quindi serve certificato medico. per info e iscrizioni http://www.girodellemura.it/

Domenica 29/08, ore 20.00

Quest'anno la tradizionale NonsolosportRace (non competitiva, quindi no certificato medico) propone delle novità:

- partenza e arrivo da prato della valle (logistica moooolto più comoda rispetto agli anni scorsi)

- percorso allungato da 9k a 10k e quindi buono per le classifiche interne dei Cabs

- cronometraggio tramite chip!!!

per info e iscrizioni (online o direttamente nei negozi NonSoloSport) http://www.nonsolosport.it/non-solo-sport-race-2010.php

Quindi che dire, in attesa delle lunghe autunnali, fuoco alle polveri sui giri di fuoco delle 10k.

E tutto il resto è noia!!!

e domenica è successo 01/09

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transcivetta

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100lode

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monselice 3

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monselice 2

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monselice 1

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passatore

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17 maggio 2010

A Praga prosciutti non affumicati ma a base di Cabernet!!!







9 maggio 2010

Ore 9.00, si parte per una grande maratona, la Maratona di Praga! Il percorso, con partenza dalla Piazza della Città Vecchia (Male Namesti), si snoda attraverso la città passando ai piedi del castello reale, per la città vecchia, il quartiere ebraico, piazza Venceslao (Vaclavske namesti) per poi sfiorare il teatro nazionale, toccare la Moldava e percorrerla da nord a sud, da sud a nord e attraversarla almeno 6 volte.

La tensione è alta, ma è alleggerita da una musica soave in sottofondo, come si addice ad una città romantica come Praga. I Cabernet Runners si presentano pronti per correre senza l’ansia di consegnare le borse, grazie all’intuizione di Marzia che ha organizzato il quartiere generale (dove se dorme) a 30 mt dal Ponte Carlo: Borella trovarne di mogli così perspicaci!

Borelj cerca subito un vantaggio cacciando in griglia di partenza Beepbeep e Tergat nel settore successivo: sembra che al momento dell’iscrizione Borelj abbia dichiarato un personale di 2.08.12 con aspettativa di fare 2.00.00 netto.

Pronti via: Beepbeep e Tergat partono chiacchierando, fischiettando e al primo km ci si fa pure una sosta pipì, ma poi si punta subito alla caccia di Borelj. Il percorso offre la possibilità di passare per l’arrivo già al 12° km e ci si illude che sia finita arrivando freschi e sorridenti, con migliaia di persone che urlano al tuo passaggio e vedere Lucia e Marzia che ti gridano “Borella è già passato”.

Allora giù a testa bassa alla rincorsa, ma purtroppo gli organizzatori hanno affiancato il percorso di andata e ritorno lungo fiume, e quindi mentre tu spanteghi al 15° km, vedi che dall’altra parte dei coni separatori passano i primi già al 30° km freschi come una rosa, che parlano fra loro, ridono, si fanno pure una cicca e fanno passi lunghi 4 mt, mah!

Ma allora si scruta per vedere se si incrociano i propri compagni: ecco Beepbeep vede Tergat che ha un passo deciso e caparbio che dichiara “non ho visto Francesco”. Primi dubbi sul suo ritiro o forse corre sui 3.00 minuti a km per il suo personale. Al 25° km Beepbeep comincia a vedere gli spettri di Berlino e dopo i primi dolori al ginocchio blatera alle supersupporter Lucia e Marzia “al 30° mi ritiro”, ma Lucia non crede a Pinocchio. Nel frattempo Tergat viene fotografata ripetutamente dalla stampa locale con primi, secondi piani, compresa frutta e caffè: che fisico!!!

Alla fine Beepbeep vede al 27° Borelj, lo affianca, lo guarda negli occhi e Borelj ammette: “a so finio” e incoraggia il compagno ad andare avanti per la gloria dei Cabernet.

Il resto è storia: tutti i Cabernet arrivano, e superano centinaia di podisti che schiattano lungo il percorso (es. Beepbeep è transitato alla partenza n. 4223 ed è arrivato 3362). Ma la gloria dei Cabernet è sottolineata anche dal Borelj che all’arrivo prende per mano la moglie e transitano al traguardo insieme per mano (ahhh quanto miele) e la Tergat che compie un o sprint finale con un rompi che le rovina la foto e ci rimette anche una spalla, ma fa il suo personale 4.41.59.

PRAGA E’ VINTA!!! Alla sera si è festeggiato al ristorante maltese brindando con calici di Cabernet (tra l’altro offerto dal ristorante) e con passeggiata finale sul Ponte Carlo.

Un grazie enorme alle encomiabili Marzia e Lucia che ci hanno aspettato, supportato e spronato agli incroci che percorso offriva per la città: è stato bello trovare qualcuno che ti aspetta anche a Praga.

Un grazie anche al Presidente che il giorno prima spronava di aver coraggio perché siamo Cabernet e quindi non abbiamo paura di nulla!!!

Onore e GLORIA.

20 aprile 2010

TCE: è vendemmia fruttuosa per i Cabs sui colli padovani

Le divise nero-zucca spopolano dentro e fuori la gara: moda passeggera o fenomeno di massa?

Pure alla TCE, soprattutto alla TCE: i Cabernet Runners superano ogni limite e si impongono, per lo meno quanto a numero presenze e popolarità, nella corsa che considerano di casa: quale se non una corsa che si svolge tra le ricche colline padovane che tanto fruttuoso e prelibato alcol etilico producono per le tavole di mezzo Veneto? Peccato che tali colline nascondano insidie fuori dal comune per un podista: 2750 metri di dislivello, passaggi da ferrata con cordine e moschettoni, canaloni di fango preparati scrupolosamente nottetempo con materiale proveniente dall’ocra di Roussillon, famoso per far presa con le suole delle scarpe meglio del cemento a presa rapida, rinfreschi scarsi per portare più rapidamente a una crisi di fame e pendenze da paura che solo i vulcanici Euganei possono “regalare” (sì, ma Natale xè pasà da un toco, xio ganea!). La traversata dei colli Euganei è tutto questo e molto altro: detta impropriamente Trans-euganea, richiede invece coraggio e forza di uomini da cima a fondo, non da chi mescola acqua e vino per intenderci.
I Cabs schierano un esercito d’assalto ai nastri di partenza: 100Jac nel tentativo di fare il solito filotto di titoli vinti a fine anno, StoppaRO che quest’anno intende arrivare per tempo ad un possibile pranzo al Vecchio Tram, Anatoli Borelj che vuole provare l’emozione di sporcarsi di fango per la prima volta, Daniela Tergat la solita apripista in campo femminile che vuole tracciare la strada per il gentil sesso e Beep Beep Beordo alla ricerca di una sua nuova dimensione, la quinta, ma sprovvisto ancora delle equazioni che la descrivano. Le defezioni sono comunque importanti, ma passeranno in secondo piano a fine giornata: Polbot, che ha giurato di fare la TCE solo quando sarà sicuro di finirla sotto le 4 ore, Viagem Malone, rapito dagli studi umanistici della compagna, perso da mesi nei famigerati “ozi di Capua”, e Nick Tyson, che ha smarrito uno dei suoi “componenti” chiave, il famigerato alluce de Dios, ma che in futuro potrà sicuramente vincere ogni competizione riservata alla categoria dei tetradattili.
La partenza della gara fa subito capire come, più che la condizione di forma, conti l’esperienza in questa corsa: StoppaRO e 100Jacq, memori dello scorso anno, arrivano all’alba del giorno prima per essere sicuri di partire tra i primi, montano i gazebo della direzione gara, della croce verde, della divisione cronometristi, del signor Millefiori, famoso produttore di miele degli Euganei e ovviamente dei mitici Cabs, e grazie a questa accortezza riescono a passare per primi un difficile passaggio tra le rocce, che causerà code chilometriche nella pancia del gruppo che nemmeno il primo agosto sull’AutoBrennero ci si aspetterebbe.
Da parte loro invece, gli altre tre Cabernet decidono di prendersela più comoda del previsto, con una scelta di approccio alla gara nelle ultime ore che ha quanto meno del discutibile: pettorali disseminati in giro per la pianura padovana, giri a vuoto tra Mestrino e Villa di Teolo in attesa del momento più propizio per presentarsi alla partenza, incapacità del Borelj di distaccarsi dalla moglie prima del cimento, moglie che però avrebbe continuato a dormirsela di brutto se non fosse stata svegliata dai gemiti del nostro Anatolj, bloccato tra porta e cancello, interdetto tra l’amore e il sudore, tra l’ozio e la fatica. Fatto sta che i tre arrivano alla partenza stanchi come avessero già fatto una maratona; il blocco di mezz’ora di fronte al passaggio sopra descritto fa il resto: solo Tergat e Borelj faranno corsa insieme, gli altri si distribuiranno lungo il percorso nel seguente modo: 100Jacq in fuga a testa bassa, come un cinghiale “stimolato” opportunamente da StoppaRO che lo invita a seguire ogni forma di lepre umana gli passa davanti; ad un colle di distanza StoppaRO, pure lui a testa bassa ma non sufficientemente per evitare un ramo e una craniata pazzesca a Villa Beatrice, nota peripatetica del ‘700 dell’area di Cinto Euganeo “ricca di beltade et formosa, che facea girar la testa e mirar le stelle agli uomini che le volgean lo sguardo”, come ci ricorda il Goldoni, altro “mona” o meglio “goldon” che sbattè la testa sui rami in discesa dal Monte Fasolo; ad inseguire Beep Beep, accodatosi prudenzialmente alle lepri delle 7 ore, saprà fare corsa regolare e quasi raggiungere uno dei due compagni di fuga; a chiudere il duo Tergat-Borelj preoccupati principalmente che i compagni di squadra finiscano tutto il ben di Dio che li aspetta al traguardo.
Eggià, perché il resto del gruppo si è adoperato per garantire lo spettacolo anche fuori gara: a partire dalle 11.30 infatti i vari MPM, Lucy with diamonds, Viagem Malone, Tyson family, 100Jacq family, Angela StoppaROva e la legal assistant nonché health assistant Sabrinik si sono avvicendati per animare la piazza di Villa di Teolo, tenendo alto lo spirito dei parenti in attesa dei propri beneamati in corsa e dei corridori stessi, stravolti dalla massacrata, ma ancora lucidi per chiedere un rosso e un fià de soppressa e brindare col nettare offerto dai Cabs! Nel delirio di massa di questa ubriacatura collettiva, alcuni episodi alquanto singolari possono forse essere spiegati: come la maratoneta che all’arrivo ad ogni cabernet incontrato si rivolge con un “Doctorlukash!”, quasi ad indicare “la parte per il tutto”, esempio vivente di sineddoche! O la strana asta scatenatasi sulle magliette, usate e sudate, dei Cabs esposte allo stand: pare che quella di allenamento di StoppaRO sia stata quotata pari a 10 Mizuno nuove di palla.
I nostri eroi in corsa nel frattempo arrivano ad affrontare l’ultimo terrrrribile ostacolo, il Muuuur dei colli Euganei: il Monte della Madonna. Esso è preceduto da una parte del percorso meno impegnativa, caratterizzata dal rinfresco del “Pian del riposo”, toponimo quanto mai azzeccato, che consente di contemplare la bellezza di questi luoghi così ameni e silenziosi, nonostante l’elevata antropizzazione: il Passo del Vento, le pareti di trachite di Zovon, le cascate di Schivanoia: vento, acqua, roccia si alternano a commuovere l’atleta-pellegrino…ecco, all’attacco del Monte della Madonna, tale pellegrino si trasforma nel più becero bestemmiatore di bar di Solesino, la commozione lascia posto alla fatica prima, alla rabbia poi, alle allucinazioni alla fine, alle visioni al culmine, per cui i santi e le madonne vengono ora invocati, ora maledetti, ora richiesti, ora adorati. All’arrivo infatti lunghe code alla raccolta di firme per cambiare la denominazione del Monte della Madonna in Monte delle Madonne o delle Sarache!
100Jaq, frastornato dall'imperativo categorico di StoppaRO "segui la lepre sempre e comunque!!!", vede la lepre fermarsi coi crampi e si ferma pure lui per rianimarlo, incapace di proseguire solitario. Le mani salvifiche dell'eroe aponense dopo aver resuscitato Beep Beep in quel di Padova, compiono l'ennesimo miracolo, in questo caso "mariano", e rivitalizzano la lepre che porta 100Jaq a chiudere in posizione numero 300 con un tempo di 6 ore e spiccioli, dove gli spiccioli son proprio quei secondi preziosi sacrificati sul quadricipite del leprotto inesperto.
StoppaRO chiude 408° in 6h54'33", migliorandosi di quasi 40 minuti rispetto all'anno scorso, ma perdendo anche quest'anno il risotto ai bruscandoli del Vecchio Tram. Beep Beep compie un mezzo miracolo intanto perchè è arrivato sano e poi perchè riesce a recuperare quasi l'intero divario con StoppaRO, con un rash finale degno del miglior "potro". La conclusione sul traguardo con salto mortale carpiato da fermo ruota lato dx, ruota lato sx e corsa di 20 metri sulle mani fa meditare sull'enorme serbatoio di energie che l'atleta legnarese aveva ancora a disposizione al traguardo: sarà veramente l'anno della Marathon des Sables?
Chiudono in 466a e 467a posizione i gemellini della corsa Tergat e Borelj, probabilmente nella speranza di evitare di perdersi l'un l'altro, dopo aver perso quasi ogni cosa nella mattinata prima della corsa.
Il tifo, all'arrivo dei nostri sul traguardo, è degno della cornice di Anfield Road; nella ressa generale nessuno però perde il lume della ragione e ogni cabernet atleta corre subito verso gli integratori, ovviamente a base di luppolo, per recuperare immediatamente dallo sforzo enorme compiuto. Successivamente si cerca di integrare i liquidi persi con delle bocce di buon Cabernet da 5 litri. Il solo StoppaRO corre un gravissimo rischio: la direzione atletica del gruppo scambia gli integratori di due cabernet e recapita nelle mani del presidente una Weitzen cui egli è notoriamente allergico. Fortunatamente il Cabernet abbondante ingurgitato nei secondi seguenti, funge da siero antivipera ed elimina ogni possibile effetto negativo.
E la festa non può che continuare per ore e ore allo stand dei Cabs, con dosi sovrabbondanti di insaccati, formaggi, paste fredde, torte di cioccolato, torte delle nonne, delle zie e dei consuoceri, uova di pasqua il tutto irrorato da un 20-30 litri di buon Cabernet; la premiazione dei vincitori della corsa che si svolge lì affianco non può che passare in secondo piano. Gli atleti concorrenti guardano stupiti, a volte con occhi malfidenti, lo spettacolo offerto dai nostri, ma i numeri parlano chiaro: la classifica degli umani alla TCE si è tinta di color giallo-zucca.
E tutto il resto è noia.

7 marzo 2010

11 dicembre 2009 - Cena Socialeeeee!!!!


Tutti la attendevano, tutti la sognavano, e finalmente è arrivata: venerdì 11 dicembre si è tenuta la prima cena di natale dei Cabernet Runners, presso il Parco Etnografico di Bosco di Rubano.

Tutti in splendida forma i nostri CaberEroi, nonostante fossimo ormai alla fine di una stagione che grandi cicatrici lascerà sulle anziane logore scorticate e maleodoranti membra dei nostri divoratori di chilometri.

Armatisi di tutto punto di una congrua batteria di fuoco, grazie alla pazienza del nostro mastro vinaio imbottigliatore 100Jaq e della sua cooperativa familiare di etichettatrici, appena schieratisi sui blocchi di partenza con le gambe sotto la tavola, subito ci si trova a fronteggiare il primo grande pericolo della serata, recato da una spia infiltrata di qualche gruppo podistico rivale, invidioso delle nostre performance, che camuffata da cameriera cercava probabilmente di avvelenarci: "Cosa vi porto da bere?" "Del rosso, grazie" "Va bene del rabosello?" EEEEHHHHHH????? RABOSELLO A NOI???!!???? MA PER CHI CI HAI PRESI?!?!?!? fortunatamente DocL spolvera subito le sue lustrine di capo spirituale e rimedia alla imbarazzante situazione con la sua prima perla di saggezza "IL RABOSELLO PUOI DARLO AL GATTO, A NOI PORTA DEL VINO VERO, GRAZIE".

Messi subito i puntini sulle "i", la serata è potuta procedere secondo i binari programmati:

- lotteria a go-go (e qui si ringraziano tutti gli sponsor, in particolare Aqquatix, prodotti per nuoto e sport acquatici, main sponsor della serata e presente all'evento con il suo direttore commerciale NicTyson);

- consegna degli attestati di Cabernet Runner Historicus a tutti i soci 2009, anno della fondazione;

- prova del fuoco per LaGazzella, Segretaria amministrativa nell'ingrato compito di dover effettuare i tesseramenti, raccogliere le quote sociali, contabilizzare gli incassi, dividere il conto tra i vari partecipanti e fare le acrobazie con le monetine dei resti, il tutto in uno stato a dire il vero abbastanza distante dalla perfetta sobrietà;

- standing ovation per gli ospiti della serata, Alberto, del G.P. Turristi dirigente provinciale Fiasp Padova e Laura la sua dolce metà;

- e una hola sfrenata a tutti i neo CabernetRunners che si sono uniti alla nostra nobile causa proprio in occasione di questa cena (Andrea, Luigi, Giacomo, Sabrina, Sara, Elisa).

Ma due sono stati gli eventi clou che hanno contraddistinto la serata: il primo, ha visto un presidente con gli occhi gonfi dalla commozione attribuire i titoli di Best Cabernet Runners 2009; e qui in segno di rispetto vi chiedo di alzarvi e leggere in piedi, con la mano ben ferma sul cuore, i nomi dei premiati: categoria femminile LaGazzella (Best Cabernet Runner 2009 distanza Mezza Maratona e Best Cabernet Runner2009 distanza Maratona); categoria maschile DeeDeeBaldwin (Best Cabernet Runner 2009 distanza Mezza Maratona) e 100Jaq (Best Cabernet Runners 2009 distanza Maratona e Best Cabernet Runner 2009 distanza CentoChilometri).

Vi rimandiamo al link http://www.facebook.com/album.php?aid=2029542&id=1432123819&l=c69f801851 per la gallery completa della serata. Per il resto che dire: 100 di queste serate!!!