Pubblicato il Calendario Corse Cabernet Runners !!!!

In diretta live sul nostro sito
www.cabernetrunners.it

potete trovare la versione 01 del
CABER-CALENDARIO ENO-GASTRO-PODISTICO 2012

(e tenetelo d'occhio, ci saranno continui aggiornamenti durante la stagione)
Contattaci per info

4 aprile 2012

01.04.2012 - Marcia Villana Breccanara: Villana MOLTO Breccanara ASSAI


Direttamente dalla penna fumante di 100Jaq il resoconto di una CaberRunneriana domenica di pazzia!!!


Onore e Gloria ai Cabernet Runners

Villana MOLTO Breccanara ASSAI

Tutti sono abituati a spostarsi in auto per arrivare alla partenza delle marce domenicali, è ovvio, non ci sono tante alternative!
Sbagliato!
Se vuoi essere all'altezza del Presidente e arrivare comodi alla partenza, in perfetto orario per salutare il comitato organizzatore, le “sposotte” venete affrancate dal marito, il giudice di gara, hai almeno due alternative:
1.     d'inverno pigliare la moto e con 5 gradi sotto zero passare per via Caorle a prenderlo;
2.     montare in sella alla vecchia bici e spararti 50 minuti di bici per arrivare, come domenica, in centro a Villa di Teolo per le 7.55.
Così è iniziata la mia avventura domenicale, ottimo arrivo (ero già spompato), due lucchetti per la ruota anteriore e posteriore della mountain bike, zainetto in spalla, partenza in assoluto orario e poi... su e giù per tutti i monti di Teolo!
Percorso straordinario per varietà di ambiente, fondo, flora, con salita al Monte Grande e addirittura al Monte della Madonna. Se fossimo andati anche sul Vendevolo e sul Venda saremmo saliti su tutti i monti più alti di Teolo!
Alla fine chiudiamo in 2h e 55 minuti per 20km. Ottima preparazione per la TCE e per la maratona di Padova!!!
Direi che può bastare per godersi un buon ristoro, però i panini sono finiti... ma i Cabernet Eroi non si spaventano: al bar di birre ce ne sono tante e così con la bottiglietta della BECKS in mano salutiamo l'imperatore Claudius con l'Imperatrice, mentre AleAleAle è già a casa sotto la doccia perché va troppo forte e arriva sempre “prima”!!!
E così potremmo finire il nostro racconto, ma è qui che inizia il bello.

Rimontiamo in bici, siamo subito sulla provinciale in direzione Padova.
All'inizio l'andatura è tranquilla, poi ci superano alcuni ciclisti con Cannodale, Scott e altri apparecchi a due ruote in carbonio da 5000 euro.
Non possiamo reggerli e allora li lasciamo andare.
Arriva una coppia con le mountain bike e ci accodiamo per guadagnare la scia, visto che il vento soffia contrario.
Un bel treno: davanti i nostri due amici, quindi 100Jaq e il Presidente. Giusta andatura…
Io benzina non ne ho più e che fa il Presidente? ci supera per forzare il passo.
Penso tra me e me: vabbè Settimana Santa, vabbè Domenica di Passione, ma questi sono masochisti!!!
Ovviamente non ho scarpe da tirar dietro al Presidente e neppure uova o pomodori!
Comincio a staccarmi, poi li riprendo…
Allora mi invento una scusa, richiamo indietro er President che pedala sicuro davanti, guardandosi anche il paesaggio come se avesse appena iniziato a pedalare, e comunico che taglierò attraversando Feriole verso Abano.

Ci si saluta e mentre finisco la mia giornata “podistica” (???) penso:
il Presidente mi è sempre piaciuto, sarà che non è del tutto giusto!!!





Evviva, a presto!
Forever Cabernet Runners
100JAQ
Er Vice President


Ps Per la cronaca, sono rimasto seduto sui cuscini tutto il giorno, forse la sella è troppo dura, oppure solo al DoctorL, BeepBeep, Viagem e PolBot riesce bene l'abbinata bici-corsa!!!!




28 marzo 2012

28.4.2012 - Romanzo di una domenica di inizio primavera



Onore e Gloria ai Cabernet Runners


Presentiamo il "ROMANZO DI UNA DOMENICA DI INIZIO ESTATE"


CAPITOLO 1
Il cambio dell'ora ha reso quest'alba ancora più alba, ma si parla di migliaia di persone schierate alla Marcia del Ponte... sarà l'attrattività del Boomerang Club, il suo prato inglese, le sue piscine, le musiche che risuonano sotto il gonfiabile della partenza, la voce dello speaker che ti accoglie già dal parcheggio, ma siamo tanti, veramente tanti, a solcare quelle strade arginali, tra un tortoro che intorta una tortora e una nutria già fecondata dal miracolo della natura che si risveglia che sommessa e quasi timorosa mette fuori il muso dalla sua tana e scaracchia fragorosamente quel roseghino mattutino.
DoctorL, MPM, TheButterfly, SunnyElyIlPrelius e Sampei, stringono i denti e arrancano fino all'arrivo, lungo gli argini e tra le tortuosità di un percorso fatto di curve a otto incrociati, degni del miglior Giotto ubriaco, ben sapendo che all'arrivo c'è una meritata spiattellata di tortellini al ragù che li attende.
E qui il nostro romanzo si potrebbe felicemente chiudere...

CAPITOLO 2
Il piatto e liscio percorso della Marcia del Ponte si inclina, le gambe non rotolano più rotonde sulle strade arginali ma arrancano e sbuffano in salita calpestando gocce di sudore e mulinano a rotta di collo in discesa, il pietrisco arginale si fa pietraglia morenica e in lontananza due maglie nero-arancio portano i nostri colori in quel di Rivadolmo di Baone: sono il perfido Anatolji Borelji (fresco best cabernet runnes 42k in pectore) e LaGazzella (aspirante best cabernet runner trail), ormai drogati dalla preparazione della Traversata dei Colli, che non tollerano più sotto i loro piedi lo sporco bitume delle corse pianeggianti.
Ma come dargli torto, una bella risalita del monte cecilia, il passaggio sul monte fasolo con tutta la vallata che si apre alla loro sinistra, e la discesa a rotta di collo verso il ritorno al paesiello di partenza... il profumo dell'aglio selvatico maschera i lasciti umani del tipico podista e le ampie foglie dei castagni sembrano ombrellini verdi che lasciano sulla pelle quel tipico riflesso biliare.
E qui il nostro romanzo si potrebbe chiudere...

CAPITOLO 3
Notturno diurno. Luce tanta, fuori, ma poca dentro, filtrata in isolati steli dalla tapparella che ormai sarebbe da cambiare, azz, sempre sta luce negli occhi.
LucyP, divisa tra coperta e cuscino, riflette su quanto sia bella l'ora legale, non di per sé, ma perché ti permette di dire che non è che ti sei tirata indietro all'ultimo e non sei andata a correre, è solo che ti eri dimenticata di cambiare l'ora sulla sveglia. E quando hai visto l'ora, ti è giustamente sembrato che fosse l'ora giusta... per girare lato. A volte il sonno può essere ristoratore, anche senza averci dovuto mettere dei km sopra. Il sonno dei giusti non teme il diradarsi dei ristori.
E qui il romanzo si potrebbe chiudere...

CAPITOLO 4
Corte castellana, nella Ferrara di un non meglio precisato annus domini del 1400, ai ludi estensi del pedibus calcantibus villani (nel senso di bifolchi, non di FraVil) veneti vengono a far sfoggio delle loro scarpe nuove, scambiando il salotto buono della città per una balera del downtown di Copparo. Ma due tra questi non sorridono, non parlano, occhi bassi a fissare il bugnato, sguardo concentrato come solo il liebig sa essere. Immobili statuari, appena un accenno sulla fronte della vena pulsante che tradisce la carica che c'è dentro loro.Okuto ed LaLocomotiva, alla salva di cannone che dichiara aperta la tenzone pedestre (cannone - tenzone: era una rima!!!) scaricano a terra i loro kappanewton di potenza, che ai qui tempi non si sapeva ancora cosa fossero, e scavando solchi nel porfido quattrocentesco aggrediscono la 21k ferrarese. Alla fine la grande coppia che costituisce l'orgoglio della missilistica su strada della terra tra i due fiumi, sbeffeggia il cronometro, chiudendo a tempi inferiori rispetto ai loro target dichiarati (sappiamo per contro che i Cabs sono come i pescatori, fanno a gara a chi la spara più grossa, salvo poi schiantarsi come paracarrri).
Per IlBoldroni tempone, che come previsto pone un'ipoteca sul titolo di Best Cab 21k; per Okuto un esordio con i baffi con il suo primo pettorale spillato sulla maglia e soprattutto un benvenuto nel tunnel della corsa (voci già lo danno certo come schierato sulla linea di partenza della Maratona di Padova).
Pacche sulle spalle.
E qui il romanzo si potrebbe chiudere...

CAPITOLO 5
Mentre "quelli della 21" (modo dispregiativo con cui i maratoneti etichettano quelli della mezza) erano già a stappare birre con i denti e a fare gare di rutti nella splendida piazza medievale di Ferrara, 100Jaq AleAleAleAleAlejandrasi godevano i paesaggi cibottiani delle lunghe strade arginali che costeggiano "in s'la rota dal po" quando vedono una cosa all'orizzonte che si materializza: un sole torrido!!! crescono i km e cresce la temperatura e i nostri CaberEroi cominciano a porsi il problema che non si poneva LucyP: i ristori si fanno sempre più lontani e sempre poveri, acqua, poca, niente frutta salvo qualche arancia che sarebbe ormai anche fuori stagione, biscotti assolati per alzare ancora di più l'arsura delle fauci, niente integratori, niente coca-cola, niente birra, peggio che stare in guerra... la sabbia delle golene sembra sempre più quella del kalahari e l'ombra degli alberi... beh lungo le arginali del po potete immaginare che non li trovate nemmeno con il lanternino... il passo si fa pesante, la testa comincia a girare e solo il rientro nella cinta muraria ridà loro ancora un po' la freschezza delle segrete degli antichi manieri e i piedi ricominciano in maniera ordinata a porsi uno di fronte all'altro. Per AleAleAleAleAlejandra meritato levarsi di calici all'arrivo, per 100Jaq, beh accontentarsi, per stavolta un flacone di aspirine per smaltire l'insolazione, e mi raccomando non se le beva.
E qui il romanzo si potrebbe chiudere...

CAPITOLO 6
"Il sorpasso", lo ricordate il celebre film, su quella decapottabile in bianco e nere un dirompente Gassman lascia attonito, con le sue maniere quasi cialtronesche, un giovane Trintignant? Beh dimenticatelo, questo è un altro film, questa è un'altra storia, qui ci sono altri attori, e il dramma non è sotteso, latente, inespresso, ma deflagra in una rivoluzione dei sessi che porta alla ghigliottina un solo uomo, un uomo solo al comando, non più.
Dicevamo questo è un altro film, non Roma ma Barcellona, costa brava, non costa tirrenica, scarpe da running, non lucenti cabrio, niente benzina, solo maltodestrine, ed invece di una deserta via aurelia, ramblas riboccanti di folla.
El Potro de Legnaro, il podista dei due mondi, il BeepBeepBeordus, scatta alla partenza, crescendo e progressione wagneriana fino al 10 km, cede un po ma continua a scalvacare posizioni al 15°, e ancora al 20°, poi... il fattaccio!!!!! una scheggia di guscio di una cozza, probabilmente fuoriuscita dai sacchi delle immondizie malriposti di una churrasqueria di terz'ordine dei quartieri malfamati di barcelona si conficca nel polpaccio notoriamente delicato del BeepBeep, dando vita ad un inizio di infezione che progredirà per tutta la corsa; e da lì il ritmo cala al 25° e al 30° e al 35°, quando come di solito si dice "c'è sempre qualcuno che arriva da dietro".
Ora, Katyveria è stata veramente una signora, non ha fatto alcun riferimento al fattaccio nè nei suoi post in facebook né nelle interviste rilasciate alla Gazzetta del Sport e a Runners' World. Però noi ce la aspettiamo che la prima volta che si va a bere una birra fuori ad un certo punto candidamente dichiari "no, perchè ad un certo punto  ho visto qualcuno che mi sembrava gli assomigliasse da dietro, sai tipo che aveva la pelata e il nome sulla maglia, e quando l'ho raggiunto gli ho detto dai andiamo avanti insieme, ma lui mi ha risposto che proprio non ce la faceva e allora l'ho lasciato lì, cosa dovevo fare?"
E guardando i dettagli della sua prestazione, chapeau a Katyveria che, nonostante il caldo assassino che andava ovviamente sempre più aumentando nel corso della mattinata, ha incorniciato una gestione di corsa da manuale, con una seconda metà di gara più veloce della prima di ben 9m15sec... più che negative split, direi che ha cambiato proprio marcia.
E qui il romanzo si potrebbe chiudere...

CAPITOLO 7 - FlashBack
Testa bassa, capo incappucciato, sguardo scuro, una terrina di 6 etti di pastasciutta stretta in grembo, dalla quale si ingozza con mani avide; arrotolato, dentro la felpa, un pettorale sgualcito tradisce un indizio: Maratò... un maratoneta in incognito si aggira nella notte tra i i vicoli di placa san miquel, una scura figura nel buio del quartiere gotico Barcelona. Mistero.

CAPITOLO 7 - Giorno
Le telecamere del percorso fiutano arie sospette c'è un terzo CaberRunners mescolato tra la folla della maratona di barcellona. Nel Bor-caverna del perfido Borelik i display rilanciano subito l'immagine, è FraVil, allarme rosso, titolo di Best Cabernet Runner in pericolo!!!
Il Borelik arma la sua Bor-RAV4 e si teletrasporta sul percorso, qualcosa si deve pur fare.
Fravil vola, vola, vola, con la sua leggera falcata e piedi quasi sospinti dalle ali di mercurio 5-10-15-20-25 non sente il caldo, la mezza passata in 1h46 l'entusiasmo è alle stelle, la folla sul percorso è enorme, ti porta sè, la strada scorre sotto i tuoi piedi come un nastro a tutta velocità. La gioia poi straripa al 30° vedendo l' "amico" Francisko porgergli un bicchiere ghiacciato di sangria, frutta e zuccheri in questo freso nettare, cosa chiedere di più in questa torrida giornata. Ma Fravil ancora non conosce di cosa è capace il perfido Anatolji, il quale aveva confezionato la pozione con mele, pesche ed altre leccornie raccolte nei celebri frutteti circostanti la mitica discarica di Capodimonte (per capirci, quella in cui ogni tanto c'è dell'inerte in mezzo ai rifiuti tossici, per capirci).
Ed il crollo si vede, 10 minuti in più sui 5km rispetto al passaggio del 25°, ma ci voleva ben altro per fermare l'entusiasmo di chi vede il magnum al traguardo: Fravil, sorretto dagli dei, riprende miracolosamente il suo passo, forse rendendosi conto che era ormai ora di pranzo e che doveva affrettarsi a trovare un posto in un ristorante, che con tuta la folla che c'era rischiava di restare a digiuno, e che non sia mai detto, con tutto quello che ho corso minimo minimo mi aspetto un brontosauro adesso.
Finale: terzo avvicendamento in testa alla classifica best cabernet runner 42 k nel giro del solo mese di marzo, ma non è detto che anche questo regno nn duri più del volgere di un quarto di luna.

E qui il romanzo si potrebbe chiudere...
... ma in realtà vi rimanda solo alla prossima domenica.


Siamo Cabernet Runners, e tutto il resto è noia


Puoi correre con il cronometro oppure....
...oppure puoi correre con il sorriso
Forever Cabernet Runners
Doctorlukash
Er President

27 marzo 2012

24 marzo 2012: Le idi di marzo???





Onore e Gloria ai Cabenet Runners


Dove ci eravamo lasciati in questo infuocato marzo?

Ah sì, abbiamo appena fatto in tempo a vedere l'Imperatore Claudius che in una Treviso Marathon almeno per una volta non inondata dalla pioggia riprendersi lo scettro di Best Cab 42k, sottraendolo ad un Doctorlukash indebito tenutario, che nel volgere di due settimane il perfido Francisco Anatolji Borelji mette giù, in un testa a testa a distanza, il tempone sulla maratona di Roma e pone i propri artigli sulla testa della classifica della + classica delle distanze, sorretto e sostenuto daMPMSantaSubito, che nella veste di VIP Caddy, continua a spalleggiare il suo campione su qualunque fondo, dal green al pavé... è proprio vero, dietro le corse di un grande uomo c'è sempre una grande donna (armata di arco e frecce!!!)
Ma il regno dei Borelji potrebbe durare meno del volgere di un quarto di luna: dalle grandi metropoli europee, Barcellona Ferrara, domani si preparano a lanciare il guanto di sfida, in una sorta di tenzone transnazionale, rispettivamente BeepBeepBordus 100Jaq, entrambi all'esordio stagionale sulla distanza, entrambi con il proprio obiettivo ben fisso davanti agli occhi: una teglia di paella de pescado per il primo, un'ovalina di purè con una salama da sugo affogata dentro,per il secondo: quale sarà lo stimolo vincente che riuscirà a condurre uno dei due cabs sul tetto stagionale? una cosa è certa: uno dei due dovrà accontentarsi di guardare dal basso, il trono di Best Cab non è mai una poltrona per due!!!

E credete che sulla mezza le acque siano più tranquille? l'attacco tentato dall'Imperatore nella mezza di Verona, teso a conquistare il ruolo di leader stagionale, non è stato sufficiente a scalzareDeeDeeBaldwin, che con una performance degna di nota nella dura, ma veramente dura, mezza diMonteforte, regna ormai indisturbato al vertice della classifica della 21k.
Ma domani Ferrara ospiterà anche una mezza di fuoco, che vedrà Okuto fare il proprio esordio assoluto spillandosi per la prima volta nella propria vita un pettorale sulla maglia. Onore e Gloria al debuttanteOKUTO, e benvenuto nel tunnel!!!
Al suo fianco sta scaldando i motori Lui, LaTranspolesana, LaLocomotiva, IlBoldroni, CapitanPolesine, l'uomo che ha lasciato senza parole la stampa specializzata, passando da un 2010 di debutto con calze di lana e brioschi a metà corsa a un 2011 in cui primo uomo nella storia ha abbattuto il muro delle 2 ore in maratona (prestazione purtroppo non omologata per colpa dei solito burocrati che pretendono la presenza di giudici federali per convalidare una prestazione, come se la parola degli amici non valesse nulla, io l'ho visto con i miei occhi, perchè la mia parola deve valere meno della loro, è ora di finirla con queste caste, ma non siamo qui a soffiare sul fuoco della polemica...).
Comunque, dicevamo, dopo un inverno passato ad incitare gli scooter apripista della CorriXPadova ad andare più forte, che un passo di 1min30sec/km per lui era troppo poco, IlBoldroni approccerà domani la prima competitiva della stagione (e non approcciare altro, mi raccomando, "competitiva" intendo la manifestazione), e all'orizzonte si vede già un tempone che lascerà il segno per un bel pezzo.

E il gentil sesso? credete che dormano?
Ad oggi abbiamo AleAleAleAleAlejandra che svetta incontrastata sia in 42k che in 21k, ma qualcuna comincia già a mettere giù le fiches, per quando si dovranno fare i conti a fine anno: fianco a fianco del BeeBeep, in terra catalana esploderà anche la potenza di Katyveria, che darà l'incipit alla lunga sfida che come l'anno scorso la vedrà contendersi con TheButterfly il Magnum di Best Caber Lady 42k.
A proposito, mi si permetta una battuta veramente avvilente per l'intelligenza umana, ma è da tanto che ce l'ho lì e mi vergogno di scriverla: BeepBeep e Katyveria formano al coppia E-Bay (i Bei... battutona!!!)

A proposito di TheButterfly: dopo un perido oscuro della sua vita in cui è stata ammaliata con un filtro magico da uno stregone sotto le mentite e millantate spoglie di personal treiner (l'errore è voluto, per rispetto alla categoria), è radiosamente ritornata nelle fila cab, in qualità di prima socia Cabernet Gemea!!!
Grande felicità per tutti noi, e nuovo pepe per le sfide tutte in rosa che ci porteranno a fine 2012.

Che dire, siamo Cabernet Runners...
... e tutto il resto è noia!!!



Mollare....
Unica opzione non disponibile!!!
Forever Cabernet Runners
DoctoLukash
Er President



23 novembre 2010

Il punto tecnico sulla Maratona di NewYork


di Mario Cotelli


La maratona di NY offre tradizionalmente spunti per considerazioni tecniche e di costume in modo indistinguibile: essa dètta le tendenze per il futuro in tema di allenamenti sì, ma anche oltre.

Ed è proprio in questa cornice che si inserisce la prestazione d'esordio di Lucy P. La maratona coinvolge sempre più appassionati nel mondo e va integrata con gli impegni di tutti giorni; Lucy P ne è consapevole e precorre i tempi mostrandone un'applicazione che farà storia: la shopping-maratona!

Corro e intanto faccio shopping: dove introdurre questa nuova forma di podismo se non a NY?

La podista-shopping si riconosce subito nel classico grafico dei tempi parziali al km (Figura 1): parte subito lentamente e le cose col passare dei chilometri peggiorano in quanto si è oberati da sempre più borse della spesa, nel finale però si trova un equilibrio che conduce a migliorare i tempi, anche perché si viene sempre più sgravati dalla perfida zavorra del portafoglio.

Questo tipo di attività è, ovviamente, tipicamente femminile e anche per Tergat e MPM, che ufficialmente si sono presentate alla corsa come maratonete nel senso più classico del termine, l'effetto shopping si è fatto sentire durante il percorso.

I grafici parlano chiaro: tra il 25° ed il 30° km solo le donne hanno migliorato (e notevolmente) i propri parziali, mentre gli uomini hanno proseguito con passo costante (Beep Beep è un caso a parte perché in quella fase della corsa era già nel pieno del suo quotidiano dramma sportivo, un maelstrom da cui difficilmente riesce a sfuggire). Il motivo è presto detto: siamo al Queensboro Bridge e le donne dall'alto, osservando la lunghissima 1st avenue dinnanzi a loro e tutti i relativi negozi, ricevono scariche di adre

nalina impressionanti, con visioni di acquisti con carta di credito senza plafond! Lo scatto è stupefacente, per fare un esempio MPM passa da un parziale di 10'41" al km a 7'43"!

Restando in ambito femminile, è ancora da approfondire la condotta bizzarra di Lady Tergat tra il 20° km e la mezza maratona: un chilometro folle condotto solamente in 8'26". C'è chi parla di bisogni fisiologici, chi dell'incontro con un nuovo possibile sponsor dei Cabernet Runners, altri infine affermano che stesse già distribuendo il suo curriculum aggiornato con la laurea appena conquistata (e meritata) nelle banche di Manhattan Avenue.

Un discorso a parte e ampio (come sempre del resto) merita la condotta di Beep Beep. Come si evince dal grafico dei tempi parziali (Figura 2), el potro de Leñaro è l'unico a peggiorare la propria posizione rispetto agli altri cabernet, incrociando la curva di Borelj e tendenzialmente andando a incrociare pure quella di Lady Tergat in un ipotetico 50° km.

Anche il grafico dei tempi medi complessivi al km (Figura 3) mostra un comportamento differente di B.B rispetto agli altri atleti: mentre il Borelj è di una costanza spaventosa così come Tergat, LucyP e MPM hanno delle difficoltà all'avvio e poi trovano il passo giusto per completare la maratona, El potro invece ha sempre questo andamento illusionistico fatto di tempi buoni e costanti per i primi 10, 15, concediamogli anche 20 km per poi deluderci con il crollo più o meno brusco della seconda parte della maratona.


Problemi di alimentazione? Non sembrerebbe. Mancanza di stimoli per prove di durata superiore alle 2 ore? Forse. Sta di fatto che l'atteggiamento in corsa del nostro eroe dei due mondi sembra più quello di un ragazzino inesperto che da tutto prima e resta a corto di energie, piuttosto che quello di un attempato 43enne conscio dei propri limiti e capace di portare in porto una corsa in funzione degli stessi.

Non basta.

Osserviamo la Figura 4 con il rilievo del percorso effettuato da B.B nella 1st Avenue, che gli americani avrebbero inteso essere dritta per un 4-5 km almeno. Notate come la tipica andatura caracollante beordiana condizioni pesantemente i tempi dell'uomo di Pettorazza: in base al suo gps egli ha percorso quasi 43 km invece dei classici 42.195 m: una differenza raccapricciante.

Ma alla luce di tutto ciò emerge un'ulteriore considerazione: il real time di Beep Beep a NY è stato di 4h35'34". Sottraiamo il tempo perso nel fare quel km in più, che in media per la prova di NY di B.B. è di circa 6'30"; sottraiamo inoltre i 30" persi per l'inchino al traguardo, i 2 minuti persi per la perdita di orientamento dopo il Queensboro Bridge (pure evidente in Figura 4), i 7 minuti del pisolino nella 1st avenue causa effetto fuso orario e i 2 minuti persi per chiedere l'autografo di Arnold ad Harlem e cosa otteniamo?

Di nuovo 4h18'00"! Come sempre!!!

Ed è per questo che StoppaRO sta chiedendo a gran voce, a nome dei Cabernet Runners, di inserire Beep Beep in una teca all'interno del museo internazionale di pesi e misure di Sèvres - Parigi, come unità di misura del tempo (più preciso dell'orologio atomico), della fatica e dei dolorini! Immaginiamo l'orgoglio del gruppo podistico padovano qualora la richiesta venisse accettata: un loro atleta finirebbe sulle pagine di tutti i libri di fisica e scienze e gli alunni di tutto il mondo potrebbero conoscere che razza di atleta fosse Beep Beep.

Più in generale viene spontanea un'altra considerazione: MPM si migliora di circa un minuto rispetto alla sua precedente maratona; Borelj come sempre fa il suo seasonal best in autunno, ma negli anni non modifica granché il proprio personale, del Potro si è già detto.

Ma allora: allenarsi per non migliorarsi? Allenarsi per confermarsi a dispetto degli anni che passano? Perché allenarsi dopo tutto? E Viagem Malone che non si allena da una vita è vittima del suo gene calabrese della pigrizia o ha già capito che il modo migliore per stampare il tempone nel 2024 è proprio quello dell'assenza degli allenamenti?

Forse i Cabernet dovrebbero abbandonare lo stoicismo imperante e ritornare ad un edonismo iniziale, fatto di pochi km di allenamento e grandi bevute: riscoprire "lo spirito di antiatleta" che è in ognuno e magari si scenderà tutti sotto le 4 ore.

E tutto il resto è noia



New York primi flash. LucyP c'è: una nuova CaberLady cinge il capo con l'alloro di Finisher !!!


Onore e Gloria ai Cabernet Runners.

In attesa di stabilire un contatto con i nostri eroi per raccogliere un commento dalla loro viva voce, sempre che abbiano ancora fiato per parlare e che non si siano ostruiti l'esofago con uno sfogo bulimico post-corsa a base di fried chicken wings, potatoes e x-king size burger (nel dopogara dorigo batte speciani 10-0) e aspettando che un'america ormai in declino ce la faccia almeno a sbloccare il sito con i risultati ufficiali della corsa, che tutt'ora è fuori uso, diamo di seguito i primi responsi telegrafici (attenzione, basati ancora su tempi non ufficiali) della folle corsa dei missionari del caberpodismo, inviati a convertire in sangria la grande mela.

Iniziamo dall’olimpo, a cui ascende LucyP, che c’entra l’obiettivo dichiarato di chiudere nel tempo limite ufficiale e porta a casa il blasone di Finisher!!! È il grande ritorno della dark lady del caberrunning, con una perfetta prestazione basata sul controllo e sulla regolarità, a dispetto della tempesta di infortuni che si è abbattuta sul suo percorso di preparazione.

Ma proseguiamo la passerella rosa con MPM, che recupera perfettamente dopo l’esordio sulla distanza regina di solo 5 settimane fa’ e, se il crono verrà confermato, lima (alla bubka) di un minuto il suo personale… OOOHHH YYEEAAAHHHH

E difende il trono di regina della maratona in rosa LaGazzella, che pur confermando come negli anni passati di esprimersi meglio nelle maratone primaverili rispetto alle autunnali, rintuzza gli assalti del resto della compagine femminile e getta una fiche molto pesante anche sul titolo 2010.

Ultime ruote del carro per importanza, al cospetto di questo defilée di stile ed eleganza delle nostre Ladies, i due maschietti.

Dalla performance (podistica, stiamo parlando) del BeepBeepBeordus, piovono conferme: che i concorrenti siano 10 100 1.000 o 100.000 i suoi ritmi sono sempre incalzanti e spavaldi con passaggi al giro di boa della mezza che fanno sognare i suoi fans. Ma poi non c’è supporter che tenga, anche in questa gelida domenica novembrina, con il vento dell’atlantico che soffiava tra le avenues, il tonfo della deflagrazione contro il muro del 30° si è fatto sentire. Ma ci si può ancora lavorare, e comunque dopo il personal best stampato in primavera, una stagione di ripresa è da mettere in cantiere, per ritornare ad abbassare i limiti nella prossima primavera.

Al contrario sulla stagione autunnale punta come sempre FranciskoAnatoljiBorelji, che ancora una volta sfrutta l’arrivo dei primi freddi per stampare il proprio seasonal best, con l’ormai consueto colpo di coda di fine stagione. Non sappiamo quali sortilegi abbia esperito questa volta. Di certo, visto che nella sfida virtuale con il BeepBeep il perfido Borelji, alla volta del 20°km si trovava con un distacco abissale, le sue tecniche di malefizio a distanza devono essere state alquanto affinate. Cmq va a lui il titolo Best Cabernet Runners Transoceanico di tutti i tempi!!!

Restiamo in attesa delle testimonianze dirette dei protagonisti. Ci sarà da impazzire a sapere cosa salterà fuori…

Alla fin fine siamo Cabernet Runners.

E tutto il resto è noia!

In alto i calici

Nunc est bibendum

Forever Cabernet Runners



Leoni di Laguna - Il nostro ruggito alla Venice Marathon

Onore e Gloria ai Cabernet Runners

E in primis onore e gloria ai CaberLeoni di San Marco, che gettata in laguna la zavorra dello spadone e del librone, con le ali ai piedi e folta criniera al vento (beh, la folta criniera solo due su tre), si sono aperti la strada tra le acque che lambivano i masegni de venexia e da trionfatori delle 42195 fatiche si sono sbranati i 7000 concorrenti della VeniceMarathon in tre soli bocconi nell'area di arrivo.

E' stato il battesimo del fuoco, anzi dell'acqua per ben due Cabs sulla distanza regina. Il Pat ed il Cabìs (accento sulla "i", prego) poco sapevano del bagno di gloria che di lì a poco li avrebbe attesi, ma di una cosa erano certi: là davanti c'era il 100Jaq, stella polare e faro nella notte che li avrebbe guidati, da vecchio saggio, sulla retta via.

Poi, cammina che cammina, i due giovani virgulti si rendono conto che, a differenza delle gare di orienteering, nelle quali si erano cimentati come preparazione alla 42 veneziana (sarà stato il perfido Borelji a suggerirgli che il miglior lungo per la prima maratona era andare a fare la transdolomitica in solitaria, meglio ancora dopo che la stagione dei rifugi si è chiusa, perché così si che ti tempri, poi vedi, altro che muro del 30° km, quando sei abituato alle pareti di terzo grado la salitina del cavalcavia del SanGiuliano sarà nulla a confronto... e quel Ponte della Libertà, tanto lungo, tanto faticoso, pfui, bazzeccole quando i ponti tibetani per superare le frane dei sentieri te li devi costruire tu con i lacci di riserva degli scarponi, lì sì che è dura andare avanti e che il passo si fa incerto, no con i ristori ogni 5 km, mangi quello che ti porti in spalla e.... vuoi anche lo spugnaggio??? beh, la c'è un nevaio, buttati, sono solo 60 metri di volo libero) qua il percorso di gara è segnato, anzi ci sono anche degli uomini simpatici che ti dicono da che parte andare quando arrivi ad un bivio, e anche tanti cartelli con parole in codice scritte in qualche idioma veneziano antico ("veni ce mara thon" più o meno traducibile come "Vieni Toni, che c'è Mara") e una serie di numeri progressivi (1, 2, 3... forse l'amico di mara voleva far pesare a toni il fatto di averglielo ripetuto 42 volte) e poi gruppi di giovini indigeni con strumenti musicali a volume così alto da scacciare gli avvoltoi che attendono il nostro crollo... unico problema, bisogna stare attenti a non correre troppo, che è pieno di gente con le pettorine catarinfrangenti con grossi obiettivi fotografici che se ne stanno accovacciati e puntano tutti i corridori, saranno i soliti con gli autovelox, alcuni pure in scooter, maedeti, i punti dea patente me serve pa 'ndare a lavorare, mejo ca 'ndemo pian.

Ma mentre i freschi boccioli del CaberRunnerismo prendevano confidenza con questa nuova esperienza e cominciavano a sbadilare a più non posso carbone nella caldaia a vapore delle loro gambe ferrate, il logorio delle mille battaglie combattute, spietato più un giustiziere delle notte reclutato dall'agenzia delle entrate, presentava arcigno ed inflessibile al provato 100Jaq il conto, non so se più salato o amaro, delle mille battaglie da lui già condotte in questo 2010.

- che c'è?

- mi fa male un piede

- ah mitico, hai un dolorino

- che?!?!

- sì, viagem in una seduta di rifinitura mi ha detto che i veri Cabs quando corrono vengono colti dai dolorini

- macché dolorino, è che quando tu ancora pensavi che le scarpe servivano per giocare a calcio io ho fatto il Passatore

- sììììì, che bello, un aneddoto

- un aneCHE?

- una storiella, viagem ci ha detto anche che i veri cabs mentre corrono raccontano storie al limite dell'incredibile sull'origine dei loro dolorini

- no guarda, io ho avuto una fascite plantare combinata ad una sospetta microfrattura da sovraccarico perché per più di trenta chilometri ho corso in discesa con un appoggio falsato dovuto a...

- ma dai, ma allora è vero quello che ci diceva viagem, che imparate un sacco di parole scientifiche per animare i vostri racconti!!! Vabbè dai ascolta noi adesso andiamo avanti e poi tu ci riprendi perché viagem ci ha detto che alle corse dei cabs c'è sempre quello che poi ti arriva da dietro!!!

Epilogo.

Cabìs (accento sulla "i", prego) sfreccia per il porto, attraversa la capitaneria, vola sui 13 ponti tra Zattere e Schiavoni e taglia il traguardo staccando uno sfolgorante 3.49.49 (nuovo Best Cabernet Time) tra le urla festanti di ValeDalleScarpeViola che lo attende sognante al traguardo.

Pat sfreccia per il porto, attraversa la capitaneria, vola sui primi 5 ponti tra Zattere e Schiavoni, poi si ferma ad accapigliarsi con un cameriere di un ristorante vicino all'Accademia che storpiava la canzone del Liga canticchiando "Urtando contro un treno", te lo faccio vedere io com'è urtare contro un treno, cartone in faccia, e lancio del cameriere in laguna, non prima però di avergli fregato il piatto di frittura che aveva in mano, dopo tutta sta strada uno potrà avere fame, arriva un attimo appesantito ma ancora leccandosi l'unto dalle dita sotto lo striscione.

100Jaq, raccoglie tutte le sue forze ed in sfregio al dolore fisico (e niente Thelma e Louise, solo parmigiano reggiano doc) arriva al traguardo raccogliendo il suo 6° traguardo stagionale nella categoria "da 42 in su"... CHAPEAU

Cabìs, Pat, 100Jaq, onore e gloria ai CaberLeoni di San Marco

Ma non crediate che il mondo maratona 2010 finisca qui: altri sei cabs sono già in rampa di lancio per le sfide novembrine tra NewYork (LaGazzella, BeepBeep, MPM, LucyP e il perfido Borelji) e Firenze dove, proprio in extremis all'ultima domenica disponibile, farà in suo battesimo del fuoco (o del freddo, visto la tradizione fiorentina)Gaudy.

Chi saranno i Best Cabernet 2010 che verranno premiati alla CENA SOCIALE DEL 3 DICEMBRE ? La situazione è ancora molto molto incerta, i giochi sono aperti ed enormi sorprese potrebbe ancora accadere.

Siamo Cabernet Runners. E tutto il resto è noia.


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