Pubblicato il Calendario Corse Cabernet Runners !!!!

In diretta live sul nostro sito
www.cabernetrunners.it

potete trovare la versione 01 del
CABER-CALENDARIO ENO-GASTRO-PODISTICO 2012

(e tenetelo d'occhio, ci saranno continui aggiornamenti durante la stagione)
Contattaci per info

21 marzo 2009

Cronaca di una primavera di fuoco


Maratona di Roma, Transeuganea, Maratona del Santo e poi chissà che altro attende i paladini dell'enopodismo: ma la preparazione non è stata semplice, episodi oscuri, preasagio di saghe che resteranno epocali, hanno costellato il percorso di avvicinamento ai grandi eventi.

Anatolji Borelji vs. BeepBeepBeordus
Sarà sfida infinita? Per il momento sembra più una soap opera: i due giocano praticamente a nascondino da quasi un mese, adottando le tecniche di allenamento più divergenti e stravaganti possibili.
8 marzo, Borelji e Beordus festeggiano la donna in modo differente (Podro del Legnaro, adelante adelante). Il Borelji prende parte alla Belluno Feltre, percorre i primi 30 chilometri a ritmi da paura, praticamente arriva ai ristori in tempo per aprire le bottigliette di acqua per Pertile, arriva ad una trattoria alle porte di Feltre in 1h15, dopodiché per simulare un po' di afffaticamento si ingozza di salsiccie feltrine fagioli in umido e merlot adulterato, rutta sonoramente e comincia a correre all'indietro e dopo un'ora e mezza viene raggiunto all'altezza del 28° km da 100Jaq e DoctorL, simulando un crollo dovuto ad un "ritardo di condizione, mancanza di allenamento, come potrò mai correre a roma in queste condizioni, guarda se vuoi ti dò il mio biglietto, è anche inutile che vada", arriva in un 3h05 assolutamente ingannevole.
A Monselice invece le carte coperte le tiene il Beordus, sempre alla maniera Borelliana, partenza a missile e poi si finge di non farcela. E proprio a razzo parte il Beordo, con le sue potenti leve che scaricano centinaia di cavalli sul terreno, terreno che però non sempre riese a sostenere la spinta del nostro Sauro; ed infatti tentando di migliorare il proprio record sul kilometro verticale (20minuti) sradica le pietre secolari della scalinata del monastero di monte ricco, che era riuscito a sopravvivere anche ai bombardamenti della 2^guerra mondiale, causandosi, con l'occasione una lieve spellatura sulla tipo bambino che gioca in cortile all'asilo. I commenti rilasciati nel dopocorsa dal nostro eroe? Scontati: "è un infortunio grave, verificherò con il mio staff di masso-fisio-chinesio-antalgo-onano-terapisti se addirittura gravissimo. Mi viene a sostegno la possibilità di avvalermi di un gruppo di sciamani che esercitano abusivamente la medicina ayurvedica in una clinica clandestina camuffata da ristorante brasiliano, clinica già usata in precedenti occasioni dai CaberRunners per massiccie terapie orali. Farò una risonanza dal mago otelma, ma so già che l'esito  scontato: dovrò sospedere ogni allenamento, non arriverò mai in forma, avrò ritardo di condizione, mancanza di allenamento, come potrò mai correre a roma in queste condizioni, guarda se vuoi ti dò il mio biglietto, è anche inutile che vada" (e due, mo' famo collezione di biglietti per roma!!!).
15 marzo, Torreglia, l'apoteosi del nascondino, Boerdus e Borelji fanno a gara a chi corre meno, ovviamente senza mai incrociarsi. Il perfido Analtolji arriva presto, corre incappucciato per non farsi riconoscere, e prima che il beordus concluda il suo percorso lui è già in macchina che fugge; il Beordus, per contro arriva tardissimo, parcheggia praticamente a montegrotto perchè nessuno riconosca la macchina, si fa portare sul percorso da un furgone del latte, facendosi lasciare sul tracciato a corsa già iniziata, scala il Monte Pirio a pass di leopardo e giunto in cima si accerta che il Borelji sia salito già in macchina prima di cominciare a scendere.

Daniela Tergat, La Gazzella delgi altipiani, abbagliata dal miraggio della sua prima 42k, un po' come un naufrago sbattuto dalle onde dell'oceano, decide di aggrapparsi al primo appiglio che possa semrare condurla a termine della sua impresa ERRORE!!!! il primo appiglio che passa è il braccio malefico del Borelji, che la conduce in un girone infernale di allunghi, ripetute, e progressioni di fondo veloce-medio-lungo-lunghissimo-senzafine, fino all'apoteosi delle apoteosi, l'allenamento doppio (sabato sera+domenica mattina) in regime ipoglicemico, roba che anche i centochilometristi direbbero "ma vaffan'...", il tutto per aver un ritaglio di giornale con schemi di allenamento (peccato che la pagina prima del ritaglio titolasse: come preparare il metabolismo ad un 24 ore). Col fegato a pezzi a nostra gazzella compensava però sfogando le sue crisi di fame al primo ristoro domenicale che le capitasse, con ironici commenti dei volontari del ristoro stesso "ma se magna tutta sta roba dopo 3 chilometri, vien a correre par dimagrire o par ingrassare". Intanto però ridendo e scherzando è quella che ha macinato di più, inanellando due 30k nel mese precedente alla corsa, forse perché non soggetta ai ripetuti dolorini, raffreddori, coliche e fughe improvvise ai bagni e campi di mezzo mondo che colipscono ripetutamente i suoi clolleghi maschietti. Arrivata alla fine della Belluno Feltre meno sudata che alla partenza ("che fastidio tutta quele gente ammassata, non si poteva partire un po' alla volta") tra uno sbadiglio e un mazzeto di mimose ha commentato "beh, siamo già qui?". Speramo che a Roma la fermino dopo aver tagliato il traguardo e le spieghino che l'arrivo non è solo un altro ristoro intermedio.

E gli altri?
Dati ormai PolBot e NicTyson dispersi nelle nebbie della val padana (ormai anche loro come fossero novelle quindicenni vanno a correre solo se ci sono almeno 20 gradi), un ViagemKaruso ad intermittenza, max una corsa ogni sei settimane, mantiene il suo ritmo da paura ad ogni presenza, conservando le bone abitudini del "voi partite, io vi arrivo da dietro", che sempre molta inquietudine lasciano nel CaberRunners, appesantiti nel passo dal dover viaggiare con mutande di ghisa.
E DeeDeeBaldwin? Abbandonata per il momento l'abitudine di partire in base alla definizione delle sagome di chi è già partito, sembra essersi rassegnato alle partenze di gruppo: questo significa ovviamente che arriva con largo anticipo, giusto il tempo di preparare due linguine allo scoglio e un filettino al pepe verde al plotone residuo degli enopodisti che ha provato ad arrancare alle sue spalle per i primi 5 chilometri, prima di mandarlo a.... vanti.
Chiudono il plotone DoctorL e 100Jaq, che stanno ormai tentando il tutto per tutto in vista del primo grande sogno della stagione, la Transeuganea. La preparazione dello StoppaRo segue schemi ormai consolidati (....?????), cioè spriz e coesteroeo ma gli alibi alle sue performance deprecabili si affinano sempre più, anche grazie ai sottocosto del Mediaworld: l'ultima frontiera adesso è "Corro piano perchè mi porto dietro la macchina fotografica e mi fermo a fare le foto".
Di 100Jaq ormai la leggenda ne precede il passo (...azz che bella frase); arcinoto ormai all'interno del posto di lavoro come "quello strano, che viene a lavorare in cravatta ed esce in braghe corte perchè torna a casa correndo, deve avere dei problemi poveretto, forse non è soddisfatto e ha bisogno di nuovi stimoli oppure vuole risparmare sulla benzina nel tragito casa ufficio, e beh, con la crisi che c'è come dargli torto, comunque meglio così che il contrario, ci pensi se corresse venendo al lavoro la mattina poi tutto il giorno in ufficio sudato, ma che schifo, dove siamo finiti, non c'è più rispetto ormai", si sta ormai impadronendo di tutti i segreti del mestiere: questo mese è persino riuscito a fare funzionare il cardiofrequenzimetro.... ormai il mondo dell'atletica no ha più limiti per lui.

2 commenti:

  1. Grande penna Luca, sei stato esilarantissimo!!! Quasi come un crampo agli ultimi 100 metri di una maratona... :-)))

    RispondiElimina
  2. me lo stampo e lo leggo stasera!!!
    Paolo

    RispondiElimina