Pubblicato il Calendario Corse Cabernet Runners !!!!

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23 novembre 2010

Il punto tecnico sulla Maratona di NewYork


di Mario Cotelli


La maratona di NY offre tradizionalmente spunti per considerazioni tecniche e di costume in modo indistinguibile: essa dètta le tendenze per il futuro in tema di allenamenti sì, ma anche oltre.

Ed è proprio in questa cornice che si inserisce la prestazione d'esordio di Lucy P. La maratona coinvolge sempre più appassionati nel mondo e va integrata con gli impegni di tutti giorni; Lucy P ne è consapevole e precorre i tempi mostrandone un'applicazione che farà storia: la shopping-maratona!

Corro e intanto faccio shopping: dove introdurre questa nuova forma di podismo se non a NY?

La podista-shopping si riconosce subito nel classico grafico dei tempi parziali al km (Figura 1): parte subito lentamente e le cose col passare dei chilometri peggiorano in quanto si è oberati da sempre più borse della spesa, nel finale però si trova un equilibrio che conduce a migliorare i tempi, anche perché si viene sempre più sgravati dalla perfida zavorra del portafoglio.

Questo tipo di attività è, ovviamente, tipicamente femminile e anche per Tergat e MPM, che ufficialmente si sono presentate alla corsa come maratonete nel senso più classico del termine, l'effetto shopping si è fatto sentire durante il percorso.

I grafici parlano chiaro: tra il 25° ed il 30° km solo le donne hanno migliorato (e notevolmente) i propri parziali, mentre gli uomini hanno proseguito con passo costante (Beep Beep è un caso a parte perché in quella fase della corsa era già nel pieno del suo quotidiano dramma sportivo, un maelstrom da cui difficilmente riesce a sfuggire). Il motivo è presto detto: siamo al Queensboro Bridge e le donne dall'alto, osservando la lunghissima 1st avenue dinnanzi a loro e tutti i relativi negozi, ricevono scariche di adre

nalina impressionanti, con visioni di acquisti con carta di credito senza plafond! Lo scatto è stupefacente, per fare un esempio MPM passa da un parziale di 10'41" al km a 7'43"!

Restando in ambito femminile, è ancora da approfondire la condotta bizzarra di Lady Tergat tra il 20° km e la mezza maratona: un chilometro folle condotto solamente in 8'26". C'è chi parla di bisogni fisiologici, chi dell'incontro con un nuovo possibile sponsor dei Cabernet Runners, altri infine affermano che stesse già distribuendo il suo curriculum aggiornato con la laurea appena conquistata (e meritata) nelle banche di Manhattan Avenue.

Un discorso a parte e ampio (come sempre del resto) merita la condotta di Beep Beep. Come si evince dal grafico dei tempi parziali (Figura 2), el potro de Leñaro è l'unico a peggiorare la propria posizione rispetto agli altri cabernet, incrociando la curva di Borelj e tendenzialmente andando a incrociare pure quella di Lady Tergat in un ipotetico 50° km.

Anche il grafico dei tempi medi complessivi al km (Figura 3) mostra un comportamento differente di B.B rispetto agli altri atleti: mentre il Borelj è di una costanza spaventosa così come Tergat, LucyP e MPM hanno delle difficoltà all'avvio e poi trovano il passo giusto per completare la maratona, El potro invece ha sempre questo andamento illusionistico fatto di tempi buoni e costanti per i primi 10, 15, concediamogli anche 20 km per poi deluderci con il crollo più o meno brusco della seconda parte della maratona.


Problemi di alimentazione? Non sembrerebbe. Mancanza di stimoli per prove di durata superiore alle 2 ore? Forse. Sta di fatto che l'atteggiamento in corsa del nostro eroe dei due mondi sembra più quello di un ragazzino inesperto che da tutto prima e resta a corto di energie, piuttosto che quello di un attempato 43enne conscio dei propri limiti e capace di portare in porto una corsa in funzione degli stessi.

Non basta.

Osserviamo la Figura 4 con il rilievo del percorso effettuato da B.B nella 1st Avenue, che gli americani avrebbero inteso essere dritta per un 4-5 km almeno. Notate come la tipica andatura caracollante beordiana condizioni pesantemente i tempi dell'uomo di Pettorazza: in base al suo gps egli ha percorso quasi 43 km invece dei classici 42.195 m: una differenza raccapricciante.

Ma alla luce di tutto ciò emerge un'ulteriore considerazione: il real time di Beep Beep a NY è stato di 4h35'34". Sottraiamo il tempo perso nel fare quel km in più, che in media per la prova di NY di B.B. è di circa 6'30"; sottraiamo inoltre i 30" persi per l'inchino al traguardo, i 2 minuti persi per la perdita di orientamento dopo il Queensboro Bridge (pure evidente in Figura 4), i 7 minuti del pisolino nella 1st avenue causa effetto fuso orario e i 2 minuti persi per chiedere l'autografo di Arnold ad Harlem e cosa otteniamo?

Di nuovo 4h18'00"! Come sempre!!!

Ed è per questo che StoppaRO sta chiedendo a gran voce, a nome dei Cabernet Runners, di inserire Beep Beep in una teca all'interno del museo internazionale di pesi e misure di Sèvres - Parigi, come unità di misura del tempo (più preciso dell'orologio atomico), della fatica e dei dolorini! Immaginiamo l'orgoglio del gruppo podistico padovano qualora la richiesta venisse accettata: un loro atleta finirebbe sulle pagine di tutti i libri di fisica e scienze e gli alunni di tutto il mondo potrebbero conoscere che razza di atleta fosse Beep Beep.

Più in generale viene spontanea un'altra considerazione: MPM si migliora di circa un minuto rispetto alla sua precedente maratona; Borelj come sempre fa il suo seasonal best in autunno, ma negli anni non modifica granché il proprio personale, del Potro si è già detto.

Ma allora: allenarsi per non migliorarsi? Allenarsi per confermarsi a dispetto degli anni che passano? Perché allenarsi dopo tutto? E Viagem Malone che non si allena da una vita è vittima del suo gene calabrese della pigrizia o ha già capito che il modo migliore per stampare il tempone nel 2024 è proprio quello dell'assenza degli allenamenti?

Forse i Cabernet dovrebbero abbandonare lo stoicismo imperante e ritornare ad un edonismo iniziale, fatto di pochi km di allenamento e grandi bevute: riscoprire "lo spirito di antiatleta" che è in ognuno e magari si scenderà tutti sotto le 4 ore.

E tutto il resto è noia



1 commento:

  1. Grazie per un un post informativo, ho avuto alcuni momenti emozionanti leggerlo.

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